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“Ridurre gli assessori, spartire le deleghe ed eliminare i rami secchi”

La ricetta di Sel e Socialismo dauno contro i rimpasti

“Sarebbe auspicabile la riduzione del numero assessorile con una diversa ripartizione delle deleghe, eliminando  i rami secchi  e d’inefficienza e tenere conto delle priorità da affrontare in quest’anno: riapertura a tutti i costi dei luoghi di cultura, approntare la partecipazione attraverso un sistema di consulte, censimento dei beni comunali e loro riattivazione in tutti i settori”.
"RISULTATI INSODDISFACENTI". Il riscatto della sinistra foggiana passa da qui. Parola di Sinistra ecologia libertà e Socialismo Dauno, che nell’analisi del voto ammettono che “la sinistra foggiana non può certo gioire per i risultati ottenuti” e altrettanto onestamente riscontrano che “anche se la competizione elettorale riguardava il governo del Paese indirettamente nel voto c’è un giudizio sull’operato dell’amministrazione”.
NON SIAMO TUTTI UGUALI. Autocritica però fa rima con prospettiva in casa Sel. E dato che “oggi la città chiede un ulteriore impulso”, Sel e Socialismo Dauno non intendono accettare “il pensiero del ‘siamo Tutti Uguali’, non ci sentiamo uguali a chi prende in giro la gente con false promesse, non ci sentiamo uguali ai concussi ed ai concussori”.
"NON CAMBIAMO SQUADRA". È il momento della lucidità e della determinazione - spiegano -  è il momento di dimostrare con i fatti che il centro sinistra, quello che ha appoggiato il Sindaco  Mongelli, quello che ha lavorato per dare anche un futuro all’Italia vuole continuare a cambiare da se stesso. Per questo - e qui si arriva al punto - non è necessario cambiare a tutti i costi una squadra, è necessario cambiare punto di vista ed assumersi fino in fondo  la responsabilità politica delle azioni da intraprendere, ma ascoltando le istanze della gente , anche governando in acque burrascose”.
IL TEMA DELL’AMBIENTE.  Tra i vari propositi, anche l’attenzione all’ambiente con  la sinergia tra il lavoro ripreso di spazzamento e raccolta e l’avvio di raccolta differenziata, “non trascurando l’impatto ambientale che provocherebbe un impianto a biomassa nella zona di Carapelle, per l'intero territorio e per il Parco Regionale dell'Incoronata, che deve vedere il nostro convinto ed inderogabile diniego”.

di Redazione 


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