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“Salviamo la Biblioteca”: l’appello al presidente della Regione Puglia

Si chiede di garantire la continuità dei servizi

Un appello lanciato in difesa della Biblioteca provinciale di Foggia ‘La Magna Capitana’. Perché se “la cultura è considerata funzione ‘non fondamentale’ nel processo di Riforma delle Province”, la petizione della Biblioteca di Foggia chiede “la regionalizzazione dei Sistemi Bibliotecari Sovracomunali per garantire la continuità dei servizi”. Ecco il testo dell’appello – si può firmare anche online qui – indirizzato al presidente della Regione Puglia.

IL TESTO DELL’APPELLO. La Legge n. 56 del 7 aprile 2014 (“Legge Delrio”) non prevede tra le funzioni fondamentali delle Province la Cultura, rientrante tra quelle trasferite o delegate dalle Regioni. La Giunta regionale pugliese ha approvato un disegno di legge di riordino delle funzioni, ma il testo deve ancora aspettare la discussione in Consiglio. Le Amministrazioni provinciali hanno subito drastici tagli alla spesa corrente che di fatto stanno incidendo pesantemente sull’erogazione dei servizi non solo ai cittadini, ma a tutte le Biblioteche comunali che fanno perno sulle Provinciali come punto di riferimento e centro rete dei sistemi territoriali. Il Sistema Bibliotecario Pugliese è una realtà che, grazie anche agli sforzi dell’Amministrazione da lei presieduta, è diventata punto di riferimento a livello nazionale.

LA RETE. È una rete organizzata in 6 Poli, 4 dei quali gestiti dalle seguenti Biblioteche provinciali: Bari, Brindisi, Foggia, Lecce. Una rete di 238 Biblioteche che coprono l’intero territorio regionale, e che in questi anni sono diventate un servizio integrato di consultazione, prestito, prestito interbibliotecario, promozione della lettura, alfabetizzazione informativa e formazione a vantaggio di tutti i cittadini pugliesi, favorendo l’inclusione sociale, la ricerca e l’integrazione. Con i finanziamenti erogati dalla Regione sono stati inoltre promossi lavori di catalogazione di buona parte del patrimonio bibliografico e documentale, completamente consultabile tramite il catalogo del Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN); acquistati libri e documenti consentendo un aggiornamento del patrimonio che nelle Biblioteche dei Comuni più piccoli non avveniva da anni; acquistati arredi e attrezzature informatiche; avviate campagne di digitalizzazione che hanno permesso alla Puglia di essere l’unica Regione presente in Internetculturale, portale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, con un proprio progetto unitario, l’Emeroteca digitale pugliese, che fornisce il libero accesso a 900 testate di periodici stampati nella nostra regione o attinenti il nostro territorio, dagli inizi dell’Ottocento alla metà del Novecento. 

IL PATRIMONIO. Si è costruito un patrimonio di conoscenze e di esperienze che si è sedimentato negli anni fino a diventare un nuovo paradigma di lavoro, una rete di persone e di professionalità al servizio dei cittadini. Il quadro fin qui delineato fa perno sulle Biblioteche provinciali, che svolgono, a vantaggio delle Biblioteche comunali, attività di assistenza informatica, di coordinamento per lo sviluppo delle raccolte, di costruzione del catalogo unico provinciale, di formazione e aggiornamento dei bibliotecari, di misurazione dei servizi, di consulenza e di riferimento quotidiano nella pratica di lavoro. Per garantire la prosecuzione delle funzionalità e dei servizi esistenti, chiediamo una accelerazione dell’iter legislativo conseguente alla “Legge Delrio”, auspicando la regionalizzazione dei Sistemi bibliotecari sovracomunali. Proponiamo questa risoluzione, oltre che per quanto scritto finora, anche per il contesto normativo che già individua nella Regione l’Ente deputato allo svolgimento di importanti funzioni correlate al mondo delle biblioteche. Sottolineiamo infatti come tra le funzioni fondamentali dei Comuni non rientri la gestione degli Istituti culturali, e come Il Codice dei beni culturali e del paesaggio attribuisca alla Regione “le funzioni di tutela che abbiano ad oggetto manoscritti, autografi, carteggi, incunaboli, raccolte librarie, nonché libri, stampe e incisioni non appartenenti allo Stato”. 

LA LEGGE. Anche la legge sul deposito legale e relativo regolamento (D.P.R. n. 252 del 3 maggio 2006) stabiliscono la creazione di un Archivio nazionale e di uno regionale della produzione editoriale, e la Regione Puglia, con deliberazione di Giunta n. 619 del 21 maggio 2007, ha individuato le Biblioteche provinciali di Bari, Brindisi, Foggia e Lecce come costituenti l’Archivio della produzione editoriale regionale e destinatarie della quarta copia d’obbligo. I sottoscritti fanno pertanto appello alla sua sensibilità affinché il patrimonio di strutture, documenti, risorse umane e servizi costituito dalle Biblioteche provinciali possa continuare ad esistere, e la Puglia continuare a essere punto di riferimento del sistema bibliotecario nazionale e della vita culturale italiana.

di Redazione 


 COMMENTI
  • Gesualdo Gustavo

    28/02/2015 ore 13:00:57

    Mi dite a cosa e a chi servono le biblioteche nell'era digitale di internet? Acquisite tutto il materiale custodito in biblioteche in immagini digitalizzate e servitele online all'utenza. Chi vorrà usufruire della visione dell'originale potrà farlo solo se in conseguenza di studi approfonditi, ricerche o tesi. Licenziate tutto il personale eccedente e chiudete inutili mega-strutture.
  • Marcello Icruc

    04/03/2015 ore 20:57:50

    Mi dite a cosa e a chi servono le biblioteche nell'era digitale di internet? Acquisite tutto il materiale custodito in biblioteche in immagini digitalizzate e servitele online all'utenza... Caro Gustavo, la risposta è implicita nella domanda. Chi vuoi che ti regali tanta grazia, mica Delrio, Franceschini,o, magari, il buon Renzi? Ahimè, no, l'ingrato e immenso fardello ricade proprio su quei servizi e quelle strutture che tanto denigri, chiamate quotidianamente a condividere parte di quel ciclopico compito che assolve ai bisogni informativi della collettività, contrastando ciclicamente l'impudenza e l'ottusità dei governanti di turno. Sarà, allora, bene ricordarti che i più fervidi presidi di quella agognata idea di digital library globale, quale potrebbe essere l'Internet Archive, si identificano senza alcun dubbio nelle biblioteche pubbliche in cui si è inteso, e altrove ancora si intende, investire il nostro denaro e il nostro futuro. La più grande biblioteca dell'area mediterranea, la Bibliotheca Alexandrina (70 000 metri quadrati in undici piani, costata 250mln di dollari), ha, tra gli altri, il compito di mantenere il mirror server del sistema a cui lavorano insieme: la Bibliothèque nationale de France, la British Library, la National Library of Australia, la Kokuritsu Kokkai Toshokan (Biblioteca della Dieta nazionale in Giappone), la Library and Archives Canada, la Biblioteca de Catalunya, la Kungliga Biblioteket, Biblioteca Nazionale Svedese, la Biblioteca Nazionale Cinese, la Nasjonalbiblioteket, Biblioteca Nazionale Norvegese, la Biblioteca Nazionale Coreana, la Biblioteca Nazionale Neozelandese, la Biblioteca Nazionale Polacca, la Biblioteca Nazionale Israeliana, la Biblioteca Nazionale Svizzera, la Biblioteca Nazionale Polacca, la Biblioteca Nazionale dei Paesi Bassi, etc., etc., organizzate in una rete di sistemi e sottosistemi che governa una enorme quantità di tutte quelle informazioni a cui, tu stesso, Gustavo, hai, quotidianamente, la possibilità di accedere attraverso il web, e che coinvolge, molto più di quanto tu possa erroneamente intendere, una miriade di piccole e medie biblioteche che quanto più ti saranno fisicamente vicine, tanto meglio sapranno soddisfare e mediare i tuoi bisogni informativi assieme a quelli della collettività.
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