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‘Scurpiddu’, la comunità educativa per minori chiede aiuto per arredare la struttura

Stilato il Documento della Buona Causa

All’appello mancano ancora 10 lettini con materasso, una cucina, un frigorifero, un armadio ed un altro bel po’ di roba. In pratica, manca ancora tutto l’arredo. Dopo di ché, la nuova Comunità Educativa per minori ‘Scurpiddu’ sarà pronta ad ospitare i ragazzi sottoposti a provvedimenti da parte del Servizio Sociale Territoriale o del Tribunale per i Minorenni. La comunità, infatti, accoglierà fino ad un massimo di 8 minori di sesso maschile, di età compresa dai 14 ai 18 anni, italiani e stranieri, più 2 posti per le emergenze, provenienti dall’area penale. E’ la prima struttura del genere che nasce a Foggia. Un investimento importante nel campo dei percorsi di integrazione  e prevenzione del crimine per quei minori che si ‘macchiano’, sin da piccoli, di reati attinenti alla sfera del penale. “Una sfida difficile – spiega Benvenuto Grillo, presidente della cooperativa sociale ‘Scurpiddu’ – ma necessaria per promuovere percorsi alternativi alle strutture detentive. Attraverso il lavoro della Comunità puntiamo a favorire la risocializzazione dei minori e a creare in loro un maggior senso di responsabilità”.

DOCUMENTO DELLA BUONA CAUSA - E per accelerare i tempi dell’apertura, la cooperativa ha deciso di stilare un Documento della Buona Causa, in cui sono elencati tutti gli arredi che mancano. In pratica, chi vuole può contribuire all’acquisto di quanto necessario, in quanto “i lavori di ristrutturazione sono in fase di ultimazione, ma occorre un ultimo sforzo economico che consentirà di arredare la struttura, così da avviare al più presto le procedure di autorizzazione al funzionamento e di inserimento dei minori ospiti”. Conti alla mano, quindi, mancano ancora 15mila euro di arredi. Di qui, l’esigenza di divulgare il materiale occorrente che chi vuole può donare se conservato in buono stato o devolvendo anche somme di denaro da destinare sempre all’acquisto dei materiali. L’obiettivo, dunque, è di “aprire la Comunità nel mese di novembre per dare quanto prima una risposta – prosegue Grillo - ai minori a rischio, provenienti da nuclei familiari multiproblematici, con particolare attenzione ai ragazzi del circuito penale”.

IL PROGETTO - La Comunità Scurpiddu sarà una struttura educativa residenziale con lo scopo di accompagnare i ragazzi ospiti verso l’autonomia e  la maturazione socio-relazionale, favorendone il pieno reinserimento nel tessuto sociale e familiare, attraverso l’attivazione di percorsi di responsabilizzazione. La Cooperativa Sociale Scurpiddu sta sostenendo i costi di ristrutturazione della struttura, pari ad 38mila, per l’adeguamento della stessa agli standard tecnico-qualitativi del Regolamento Regionale n. 4/2007, art. 48, che disciplina il settore delle strutture residenziali socio-educative della Regione Puglia. A tal riguardo la cooperativa spera nel buon esito della partecipazione ad un bando regionale che potrebbe co-finanziare per l’80% le spese di cui prima.

di Redazione 


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