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“Se vi aspettate di risparmiare, vi sbagliate di grosso”. L'Unione Studenti contro il caro libri

L'alternativa? Il Mercatino di via Zuppetta

Contro il “caro libri”, ancora una volta, ci pensano gli studenti. O, quanto meno, ci provano. Anche a Foggia, così come sottolineato dall'Unione degli Studenti attraverso la propria nota ufficiale: dal 2 settembre infatti, ritorna a via Zuppetta 50 il mercatino dei libri di testo. Dal lunedì al sabato, dalle ore 17.30 alle 20.00.
 
I DATI CODACONS E FEDERCONSUMATORI. “Ribadire l'importanza dell'accessibilità dei saperi fa la differenza fra la civiltà della cultura e la giungla del business”. Una nobile motivazione, ereditata dalle precedenti stagioni di lotte studentesche ma che, a scanso di qualsiasi strumentalizzazione politica, torna d'attualità in tempi recenti, a causa delle mancate agevolazioni statali in materia di cultura, in un momento storico dei più difficili. “Se quest'anno vi aspettavate di risparmiare qualche spicciolo sull'acquisto dei vostri libri di testo – dicono gli Studenti –  vi sbagliavate di grosso”. I dati, d'altronde, li danno Codacons e Federconsumatori: una spesa per il corredo scolastico che passerà dai 488€ dello scorso anno a circa 499,50€. Quanto a libri di testo e dizionari, ossia il pane per gli studenti delle scuole superiori e per gli universitari, il loro costo complessivo oltrepasserà i 500€ a unità.
 
“SISTEMA DI STROZZINAGGIO”. L'Unione degli Studenti è convinta inoltre che, a causa del mancato finanziamento dello Stato alla cultura in genere, e all'istruzione in modo particolare, non c'è da aspettarsi alcuna agevolazione (d'altronde il rapporto Eurostat di qualche mese fa parla chiaro: l'Italia è ultima in Europa per spesa pubblica destinata, “meglio” ha fatto solo la Grecia). A dare manforte alla critica studentesca, anche il fatto che, dal 2012, “le scuole non sono più obbligate ad adottare libri di testo che mantengano il loro contenuto invariato nel corso del quinquennio: ciò implica – a dire dell'Unione degli Studenti – che di anno in anno questi libri saranno immessi sul mercato in edizioni sempre “nuove”, con innumerevoli quanto insignificanti modifiche di copertina, di layout, di codici ecc, a prezzi via via più elevati”. La soluzione – almeno il tentativo – a quello che gli studenti definiscono duramente come un “sistema di strozzinaggio”, è e resta il caro vecchio mercatino dei libri di testo. Almeno fino a quando sarà possibile. 
Contro il “caro libri”, ancora una volta, ci pensano gli studenti. O, quanto meno, ci provano. Anche a Foggia, così come sottolineato dall'Unione degli Studenti attraverso la propria nota ufficiale: dal 2 settembre infatti, ritorna a via Zuppetta 50 il mercatino dei libri di testo. Dal lunedì al sabato, dalle ore 17.30 alle 20.00.
I DATI CODACONS E FEDERCONSUMATORI. “Ribadire l'importanza dell'accessibilità dei saperi fa la differenza fra la civiltà della cultura e la giungla del business”. Una nobile motivazione, ereditata dalle precedenti stagioni di lotte studentesche ma che, a scanso di qualsiasi strumentalizzazione politica, torna d'attualità in tempi recenti, a causa delle mancate agevolazioni statali in materia di cultura, in un momento storico dei più difficili. “Se quest'anno vi aspettavate di risparmiare qualche spicciolo sull'acquisto dei vostri libri di testo – dicono gli Studenti –  vi sbagliavate di grosso”. I dati, d'altronde, li danno Codacons e Federconsumatori: una spesa per il corredo scolastico che passerà dai 488€ dello scorso anno a circa 499,50€. Quanto a libri di testo e dizionari, ossia il pane per gli studenti delle scuole superiori e per gli universitari, il loro costo complessivo oltrepasserà i 500€ a unità.
“SISTEMA DI STROZZINAGGIO”. L'Unione degli Studenti è convinta inoltre che, a causa del mancato finanziamento dello Stato alla cultura in genere, e all'istruzione in modo particolare, non c'è da aspettarsi alcuna agevolazione (d'altronde il rapporto Eurostat di qualche mese fa parla chiaro: l'Italia è ultima in Europa per spesa pubblica destinata, “meglio” ha fatto solo la Grecia). A dare manforte alla critica studentesca, anche il fatto che, dal 2012, “le scuole non sono più obbligate ad adottare libri di testo che mantengano il loro contenuto invariato nel corso del quinquennio: ciò implica – a dire dell'Unione degli Studenti – che di anno in anno questi libri saranno immessi sul mercato in edizioni sempre “nuove”, con innumerevoli quanto insignificanti modifiche di copertina, di layout, di codici ecc, a prezzi via via più elevati”. La soluzione – almeno il tentativo – a quello che gli studenti definiscono duramente come un “sistema di strozzinaggio”, è e resta il caro vecchio mercatino dei libri di testo. Almeno fino a quando sarà possibile. 

di Redazione 


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