“Siamo nati terrazzani, non moriremo leghisti”: a Foggia pronta la rivolta anti-Salvini
Per l’arrivo del leader leghista in città
Galetto fu (anche) lo slogan scelto per la sua visita in città. Quel “Foggia chiama, Salvini risponde” adoperato dai promotori dell’iniziativa elettorale con il leader della Lega, ha provocato un sussulto dei cittadini che della risposta di Salvini avrebbero fatto a meno.
CHI VUOLE SALVINI?. E così, poche ore dopo l’annuncio dell’appuntamento all’hotel Cicolella (lunedì 11 maggio alle 11.30, subito dopo la conferenza stampa - nella stesso luogo - di Raffaele Fitto), su Facebook è nato un gruppo dal titolo emblematico: “Scoprire chi ha chiamato Salvini a nome di 150mila abitanti che non lo vogliono”. Dai social alla realtà il passo è breve, perché il gruppo Fb sta servendo come una sorta di raduno per una contromanifestazione sul viale della Stazione.
L’ANTIRAZZISMO DELLO SCURÌA. Chi ci sarà sicuramente a contestare la visita di Salvini è il Csoa Scurìa. Il collettivo del centro sociale di via da Zara, infatti, ha già annunciato la propria presenza: “Matteo Salvini, il segretario di quella formazione politica che ha basato le sue fortune elettorali (e non solo) sull'odio "razziale" nei confronti dei meridionali, lunedì 11 maggio sarà a Foggia. Al Cicolella, al viale della stazione. Ci saremo anche noi. Per urlare in faccia a questo pagliaccio razzista che la nostra città non dimentica. Chiunque voglia venire con noi, non ha che da raggiungere la Villa comunale alle 11 del mattino. Ripetiamo: Lunedì 11 maggio, Pronao della Villa comunale, ore 11. Siamo nati terrazzani, non moriremo leghisti!”.
MOBILITAZIONE PACIFICA. E c’è chi come Raffaele De Seneen, propone una ‘mobilitazione pacifica’, condita dall’ironia (a proposito, ci scherza su anche la pagina di ‘satira’ firmata Foggbook): “tutti al cinema Cicolella Viale della Stazione per la proiezione del ‘Corto-metraggio’: Si Salvi(ni) chi può. Basta la presenza e il silenzio per lanciare il messaggio di contestazione”.
I GATTINI. Intanto, sempre a livello virtuale, è in atto un’altra mobilitazione contro il leader del Carroccio: la sua pagina Facebook sta subendo una vera e propria invasione di gattini. Da alcune ore vengono postate nei commenti foto di cuccioli di gatto, per una inedita forma di protesta.
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