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“Spaccio perché non arrivo a fine mese”. Arrestato il 72enne artista dei fiammiferi

Ex cantante, deteneva 800 grammi di hashish

Lavorava in via Lucera, a Foggia, dove aveva sede anche il suo laboratorio di fiammiferi, con i quali realizzava opere di notevole bellezza artistica (riproduzioni di opere di Van Gogh). Ma non si esauriva unicamente a quello la sua occupazione, stando a quanto appurato dai Carabinieri del capoluogo dauno i quali, nella giornata di ieri, hanno arrestato il settantaduenne Francesco De Tinno per detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente.
 
UN LENZUOLO A MO' DI SEPARE'. Ad insospettire gli agenti, un lenzuolo appeso davanti l'ingresso di uno dei tanti box per auto presenti lungo la tratta di via Lucera. L'intento, poi accertato, era quello di ostruire la vista dei passanti, con il fine di “servire” i cosiddetti visitatori, quasi tutti giovani secondo quanto accertato dalle forze dell'ordine dopo un breve servizio di osservazione. Durante la successiva ispezione dei box, all'interno di un garage adibito ad abitazione, i carabinieri notavano sul tavolo della cucina la presenza di un bilancino elettronico di precisione e di un taglierino con evidenti tracce di residui di stupefacenti. Quindi, identificati i presenti e ricorrendone i presupposti di legge, eseguivano una perquisizione. A quel punto, l'artista di fiammiferi consegnava di sua spontanea volontà un blocco di hashish, dichiarando però di non detenere altre sostanza stupefacenti. 
 
OTTO PANETTE. Falso. Perché gli agenti, incuriositi da un mazzo di chiavi a doppia mappa, hanno proseguito nella loro ispezione, aprendo tutti i box adiacenti a quello in cui abitava il De Tinno. La chiave riusciva ad aprire la porta metallica dell’ultimo box al cui interno era parcheggiato un motociclo Suzuky Burgman, di proprietà del settantaduenne. A quel punto, scusandosi con i militari per aver mentito, l'anziano signore ammetteva di avere con sé “dell’altro fumo”. Le medesime chiavi infatti, servivano anche ad aprire un bauletto, contenente appunto le restanti otto “panette” di hashish. All'interno dell'abitazione poi, riposti in un borsellino, venivano sequestrati 1.200 euro in contanti. Interpellato, l'ex cantante durante gli anni della giovinezza e ormai da anni mirabile artista di fiammiferi, provava a giustificarsi dicendo di aver intrapreso la strada dello spaccio unicamente per ragioni di sopravvivenza, “non riuscendo ad arrivare a fine mese”. 
 
HASHISH DI PRIMA QUALITA'. Quanto all'hashish (secondo il settantaduenne acquistato in Spagna al prezzo “offerto” di appena 1.000 euro), va precisato che, dopo l'analisi degli 800 grammi da parte del LASS, conteneva un titolo di THC altissimo, variabile dal 20,1% al 26,3% da cui è possibile ricavare 7.209 dosi medie singole.
Lavorava in via Lucera, a Foggia, dove aveva sede anche il suo laboratorio di fiammiferi, con i quali realizzava opere di notevole bellezza artistica (riproduzioni di dipinti di Van Gogh e di altri artisti). Ma non si esauriva unicamente a quello la sua occupazione, stando a quanto appurato dai Carabinieri del capoluogo dauno i quali, nella giornata di ieri, hanno arrestato il settantaduenne Francesco De Tinno per detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente.
UN LENZUOLO A MO' DI SEPARE'. Ad insospettire gli agenti, un lenzuolo appeso davanti l'ingresso di uno dei tanti box per auto presenti lungo la tratta di via Lucera. L'intento, poi accertato, era quello di ostruire la vista dei passanti, con il fine di “servire” i cosiddetti visitatori, quasi tutti giovani secondo quanto accertato dalle forze dell'ordine dopo un breve servizio di osservazione. Durante la successiva ispezione dei box, all'interno di un garage adibito ad abitazione, i carabinieri notavano sul tavolo della cucina la presenza di un bilancino elettronico di precisione e di un taglierino con evidenti tracce di residui di stupefacenti. Quindi, identificati i presenti e ricorrendone i presupposti di legge, eseguivano una perquisizione. A quel punto, l'artista di fiammiferi consegnava di sua spontanea volontà un blocco di hashish, dichiarando però di non detenere altre sostanza stupefacenti. 
OTTO PANETTE. Falso. Perché gli agenti, incuriositi da un mazzo di chiavi a doppia mappa, hanno proseguito nella loro ispezione, aprendo tutti i box adiacenti a quello in cui abitava il De Tinno. La chiave riusciva ad aprire la porta metallica dell’ultimo box al cui interno era parcheggiato un motociclo Suzuky Burgman, di proprietà del settantaduenne. A quel punto, scusandosi con i militari per aver mentito, l'anziano signore ammetteva di avere con sé “dell’altro fumo”. Le medesime chiavi infatti, servivano anche ad aprire un bauletto, contenente appunto le restanti otto “panette” di hashish. All'interno dell'abitazione poi, riposti in un borsellino, venivano sequestrati 1.200 euro in contanti. Interpellato, l'ex cantante durante gli anni della giovinezza e ormai da anni mirabile artista di fiammiferi, provava a giustificarsi dicendo di aver intrapreso la strada dello spaccio unicamente per ragioni di sopravvivenza, “non riuscendo ad arrivare a fine mese”. 
HASHISH DI PRIMA QUALITA'. Quanto all'hashish (secondo il settantaduenne acquistato in Spagna al prezzo “offerto” di appena 1.000 euro), va precisato che, dopo l'analisi degli 800 grammi da parte del LASS, conteneva un titolo di THC altissimo, variabile dal 20,1% al 26,3% da cui è possibile ricavare 7.209 dosi medie singole.

di Redazione 


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