Questo 11 ottobre ha visto le scuole della città di Foggia unirsi nel grande corteo che alle ore 10 è partito da Piazzale Italia, per manifestare il malcontento degli studenti. Il marasma degli ultimi giorni ha creato non poche preoccupazioni agli “ospiti” del Palazzo degli Studi che, come anticipato (LEGGI), chiedono risposte e certezze. Si sono uniti a gran voce gli studenti dell’Istituto alberghiero “Einaudi” (nel video, il loro slogan: “noi vogliamo la sede a Foggia”), stanchi di essere pendolari per di più in pericolo dopo lo spiacevole incidente dello scorso 9 ottobre (LEGGI) nei dintorni della sede di Arpinova, per la serie: i problemi non sono mai abbastanza. Alla fine, gli studenti foggiani hanno ottenuto quello che volevano.
PUNTI DI VISTA. All'imponente protesta degli studenti, pacifica ma assolutamente non trascurabile, e ai loro interrogativi, hanno fatto da contraltare anche i pareri del corpo insegnanti. Un docente del liceo classico ha dichiarato che per quanto riguarda il Liceo Lanza la situazione è meno critica di quello che potrebbe sembrare. Le ore non sono state ridotte, le loro classi non sono costrette ad alternarsi in turni di 45 minuti e sono state sistemate in appositi laboratori. Situazione per lo più transitoria, quindi, per il Liceo classico che, a detta del Dirigente scolastico Giuseppe Trecca, arginerà il disagio in poco più di una settimana. Tuttavia, nemmeno un docente riesce a spiegarsi come un simile problema si sia ripresentato dopo i lavori effettuati ai rivestimenti del soffitto negli anni precedenti e soprattutto come mai bisogna puntualmente intervenire in extremis, essendo più opportuno dedicarsi in estate, a edificio chiuso, a simili operazioni.
OGNI PROMESSA E’ DEBITO. Come spesso accade, sono i giovani ad ottenere i risultati più tangibili. Infatti, mentre il corteo era nel pieno della sua protesta, a Palazzo della Provincia (Piazza XX settembre) il Commissario straordinario e l’architetto della Provincia, Emanuele Bux, incontravano Giorgio Cislaghi, segretario del circolo ‘CheGuevara’, alcuni docenti dell’Einaudi e, in rappresentanza dell’Unione degli studenti, Martina Ruggiero e Francesco del Maso (punto di riferimento, quest'ultimo, per gli studenti in attesa di conoscere il verdetto dell'incontro). Disponibile ad accogliere le richieste dei suoi interlocutori, il Commissario Fabio Costantini si è dimostrato deciso ad intervenire a favore dei giovani dell’alberghiero che ogni mattina sono costretti ad affrontare un viaggio privo di condizioni di sicurezza: appena tre autobus per 356 studenti e strade dissestate.
GLI INTERVENTI CONCRETI. Il Commissario ha dichiarato di intervenire il prima possibile in via transitoria, sollecitando l’Ataf affinché metta a disposizione un nuovo mezzo (prossimo un incontro con l'azienda del trasporto pubblico, la SITA e il Comune di Foggia). Per strada verranno posizionate le cosiddette bande rumorose, sarà installato un nuovo semaforo e predisposto un servizio di polizia municipale per il controllo del traffico, nel tentativo di non replicare l’episodio di mercoledì. Gli studenti dell’alberghiero avanzano un proposta: chiedono di poter usufruire delle aule del Rosati, momentaneamente occupate dalla Facoltà di Medicina dopo il trasferimento della stessa presso la nuova sede del Polo Bio-Medico in Via Napoli. Accordata anche quella: ma non prima dell’inizio del prossimo anno scolastico, e solo in seguito ai sopralluoghi da parte del personale tecnico qualificato. Per quanto riguarda, invece, il giallo del Palazzo degli Studi, pare che si stia giungendo all’epilogo di questa poco avvincente saga: verranno stanziati in totale 2 milioni e 700 mila euro che saranno ripartiti tra Lanza, Poerio e Einaudi per lavori di ristrutturazione vari che, per la gioia di tutti, partiranno a fine anno scolastico. E non è tutto. I lavori momentaneamente in corso dovranno essere conclusi entro quindici giorni e se ciò non accadrà, la ditta responsabile dell’appalto sarà tenuta al pagamento di una penale. Insomma una piccola vittoria per questi giovani soldati che, tuttavia, dichiarano: “ Abbiamo vinto una battaglia, non ancora la guerra”.
Questo 11 ottobre ha visto le scuole della città di Foggia unirsi
nel grande corteo che alle ore 10 è partito da Piazzale Italia, per manifestare il malcontento degli studenti. Il marasma degli ultimi giorni ha creato non poche preoccupazioni agli “ospiti” del Palazzo degli Studi che, come anticipato (
LEGGI), chiedono risposte e certezze. Si sono uniti a gran voce gli studenti dell’Istituto alberghiero “Einaudi” (nel video, il loro slogan: “noi vogliamo la sede a Foggia”), stanchi di essere pendolari per di più in pericolo dopo lo spiacevole incidente dello scorso 9 ottobre (
LEGGI) nei dintorni della sede di Arpinova, per la serie: i problemi non sono mai abbastanza. Alla fine, gli studenti foggiani hanno ottenuto quello che volevano.
PUNTI DI VISTA. All'imponente protesta degli studenti, pacifica ma assolutamente non trascurabile, e ai loro interrogativi, hanno fatto da contraltare anche i pareri del corpo insegnanti. Un docente del liceo classico ha dichiarato che per quanto riguarda il Liceo Lanza la situazione è meno critica di quello che potrebbe sembrare. Le ore non sono state ridotte, le loro classi non sono costrette ad alternarsi in turni di 45 minuti e sono state sistemate in appositi laboratori. Situazione per lo più transitoria, quindi, per il Liceo classico che, a detta del Dirigente scolastico Giuseppe Trecca, arginerà il disagio in poco più di una settimana. Tuttavia, nemmeno un docente riesce a spiegarsi come un simile problema si sia ripresentato dopo i lavori effettuati ai rivestimenti del soffitto negli anni precedenti e soprattutto come mai bisogna puntualmente intervenire in extremis, essendo più opportuno dedicarsi in estate, a edificio chiuso, a simili operazioni.
OGNI PROMESSA E’ DEBITO. Come spesso accade, sono i giovani ad ottenere i risultati più tangibili. Infatti, mentre il corteo era nel pieno della sua protesta, a Palazzo della Provincia (Piazza XX settembre) il Commissario straordinario e l’architetto della Provincia, Emanuele Bux, incontravano Giorgio Cislaghi, segretario del circolo ‘CheGuevara’, alcuni docenti dell’Einaudi e, in rappresentanza dell’Unione degli studenti, Martina Ruggiero e Francesco del Maso (punto di riferimento, quest'ultimo, per gli studenti in attesa di conoscere il verdetto dell'incontro). Disponibile ad accogliere le richieste dei suoi interlocutori, il Commissario Fabio Costantini si è dimostrato deciso ad intervenire a favore dei giovani dell’alberghiero che ogni mattina sono costretti ad affrontare un viaggio privo di condizioni di sicurezza: appena tre autobus per 356 studenti e strade dissestate.
GLI INTERVENTI CONCRETI. Il Commissario ha dichiarato di intervenire il prima possibile in via transitoria, sollecitando l’Ataf affinché metta a disposizione un nuovo mezzo (prossimo un incontro con l'azienda del trasporto pubblico, la SITA e il Comune di Foggia). Per strada verranno posizionate le cosiddette bande rumorose, sarà installato un nuovo semaforo e predisposto un servizio di polizia municipale per il controllo del traffico, nel tentativo di non replicare l’episodio di mercoledì. Gli studenti dell’alberghiero avanzano un proposta: chiedono di poter usufruire delle aule del Rosati, momentaneamente occupate dalla Facoltà di Medicina dopo il trasferimento della stessa presso la nuova sede del Polo Bio-Medico in Via Napoli. Accordata anche quella: ma non prima dell’inizio del prossimo anno scolastico, e solo in seguito ai sopralluoghi da parte del personale tecnico qualificato. Per quanto riguarda, invece, il giallo del Palazzo degli Studi, pare che si stia giungendo all’epilogo di questa poco avvincente saga: verranno stanziati in totale 2 milioni e 700 mila euro che saranno ripartiti tra Lanza, Poerio e Einaudi per lavori di ristrutturazione vari che, per la gioia di tutti, partiranno a fine anno scolastico. E non è tutto. I lavori momentaneamente in corso dovranno essere conclusi entro quindici giorni e se ciò non accadrà, la ditta responsabile dell’appalto sarà tenuta al pagamento di una penale. Insomma una piccola vittoria per questi giovani soldati che, tuttavia, dichiarano: “ Abbiamo vinto una battaglia, non ancora la guerra”.
Foto: Foggia Città Aperta e Gianluca Mitrione