"Non possiamo più restare fermi a guardare i continui incidenti stradali mortali sulla statale 16 nel tratto Foggia-San Severo".
L'APPELLO AL COMUNE: "SI FACCIA COORDINATORE". E' l'appello del capogruppo del Centro Democratico in Consiglio comunale, Gaetano Pedone, che ha chiesto al presidente del Consiglio comunale, Raffaele Piemontese, ed al sindaco, Gianni Mongelli, che il Comune di Foggia sia l’ente di coordinamento di un tavolo tecnico permanente tra prefettura, Anas e Regione Puglia “affinché ci siano interventi volti al miglioramento delle condizioni dell’arteria, compatibilmente con le risorse a disposizione, al fine di diminuire i sinistri stradali su una arteria che nel corso degli anni è stata ribattezzata 'la statale della morte'”.
"L'INDIFFERENZA DI ANAS E REGIONE PUGLIA". Pedone fa notare che l’impegno profuso negli ultimi tempi dall’amministrazione provinciale è risultato vano, "con Regione Puglia e Anas che non hanno dato seguito alle richieste loro indirizzate, e, visto che la Provincia di Foggia è stata commissariata, propone l’ente di corso Garibaldi come organo coordinatore di un tavolo tecnico permanente in considerazione dei numerosi sinistri stradali che si verificano da anni sulla strada che collega il capoluogo dauno a San Severo".
I PERICOLI DELLA "STATALE DELLA MORTE". “La sede stradale stretta, la massiccia presenza di autoarticolati e di trattori, oltre che il diffuso fenomeno della prostituzione – fa sapere il capogruppo di Centro Democratico a Palazzo di Città – rendono insidiosa una statale percorsa da migliaia di persone ogni giorno. Proprio la presenza di meretrici, inoltre, crea rallentamenti e pericoli a causa di brusche frenate e manovre azzardate dei clienti, a cui si aggiunge il fumo dei piccoli falò accesi di sera che invade la sede stradale, ostacolando la visibilità degli automobilisti. Non basta ripristinare solo in parte il manto stradale – spiega Gaetano Pedone –, ma occorrerebbero delle complanari per convogliare il traffico locale, decongestionando l’arteria dai mezzi pesanti che potrebbero circolare in autostrada, con il pedaggio che potrebbe essere a carico della Regione Puglia. Piccoli ma mirati interventi che potrebbero anche salvare la vita di chi ogni giorno è costretto a percorrere una strada che da ormai troppi anni rappresenta un serio pericolo”.