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"Cambiano i suonatori, la musica è la stessa": è ancora polemica sul concerto di Muti

Lo striscione del Csoa Scurià all'ingresso del Giordano

Il concerto del maestro Riccardo Muti con l’orchestra Cherubini, che domani inaugurerà la riapertura del Teatro Giordano continua ad essere accompagnato da polemiche. 
Questa volta è il Csoa Scurìa di Foggia a contestare le dinamiche amministrative con cui è stato gestito il nuovo corso artistico del più prestigioso  contenitore culturale del capoluogo dauno. Il  centro sociale  lo fa con uno striscione metaforico ma al tempo stesso eloquente: “Cambiano i suonatori, la musica non cambia”. Uno striscione affisso pochi minuti fa dagli antagonisti proprio all’ingresso del Teatro Giordano e sotto la locandina dell’evento di Muti. Uno striscione che fa il paio, con un altro dello stessa foggia, che i militanti affiggeranno all’interno del centro sociale e che recita: “Noi non restiamo Muti”.
Pare inoltre che il Csoa Scurìa abbia provato ad organizzare, per la serata di domani, anche un contro- concerto di musica classica all’interno dei propri spazi, per rappresentare l’alternativa popolare alle dinamiche elitarie contestate nei giorni scorsi da una parte della cittadinanza all’amministrazione sulla gestione del concerto di Muti. Ma l’iniziativa è sfumata “per una certa ritrosia dei musicisti del conservatorio ‘Umberto Giordano’ nell’appoggiare e concretizzare gratuitamente la nostra idea”, denunciano gli attivisti. 
 
Il concerto del maestro Riccardo Muti con l’orchestra giovanile "Cherubini", che domani inaugurerà la riapertura del Teatro Giordano, continua ad essere accompagnato da polemiche. Questa volta è il Csoa Scurìa di Foggia a contestare le dinamiche amministrative con cui è stato gestito il nuovo corso artistico del più prestigioso contenitore culturale del capoluogo dauno. 
"CAMBIANO I SUONATORI, LA MUSICA E' LA STESSA". Il centro sociale lo fa con uno striscione metaforico ma al tempo stesso eloquente: “Cambiano i suonatori, la musica è la stessa”. Uno striscione affisso pochi minuti fa dagli antagonisti proprio all’ingresso del Teatro Giordano e sotto la locandina dell’evento di Muti. Uno striscione che fa il paio con un altro della stessa foggia, che i militanti affiggeranno all’interno del centro sociale e che recita: “Noi non restiamo Muti”.
IL CONTRO-CONCERTO ALLO SCURìA. Il Csoa Scurìa ha organizzato, inoltre, per la serata di domani, anche un contro-concerto all’interno dei propri spazi, per rappresentare l’alternativa popolare alle dinamiche che hanno investito la gestione del concerto di Muti, dinamiche giudicate "elitarie" e contestate nei giorni scorsi da una parte della cittadinanza all’amministrazione.
L'iniziativa musicale antagonista, che, nel programma settimanale dello Scurìa, è stata denominata "L'altro Umberto - Nessun biglietto nè prelazione dai soliti noti", prenderà dunque il via, domani sera, nello spazio concerti del centro sociale in via Ammiraglio da Zara, a partire dalle 21.30. 

di Redazione 


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