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"Comunarie" per il sindaco: i 5 stelle foggiani si scoprono meno divisi, ma latitano i cittadini

In pochi a "interrogare" i candidati ma presto si replica

Un avvocato, un architetto, un operaio e poi un ambientalista e un operatore sociale. I primi aspiranti sindaco del Movimento a Cinque Stelle, semplici cittadini che vogliono mettersi in gioco, si presentano per sottoporsi alle domande dei cittadini. Peccato che a mancare siano proprio i cittadini. Vero è che l'iniziativa è trasmessa in diretta streaming ma ad essere presenti nell'auditorium della Biblioteca Provinciale sono meno di cinquanta persone, oggettivamente poche rispetto alla voglia di cambiamento di cui si sente parlare in città e alla delusione da più parti manifestata nei confronti della classe politica cittadina. L'iniziativa del gruppo storico “Foggia in Movimento verso le cinque stelle” tuttavia, ha il merito, se non altro, di indicare un percorso di scelta del sindaco chiaro e trasparente, utilizzato con successo in altre parti d'Italia.
 
DIVISIONI TRA GRUPPI. Il percorso, a Foggia, è ad handicap, condizionato da divisioni e incomprensioni nate dopo che in città - sull'onda dei successi elettorali del Movimento Cinque Stelle a livello nazionale - sono sorti numerosi meet-up e gruppi facebook che, come ammesso da qualcuno in sala, hanno trasgredito alcune delle regole fissate da Beppe Grillo. Tra una “graticola e l'altra” - la raffica di domande riservata a ciascun candidato sindaco - inevitabilmente la discussione batte sul “tema caldo”: tentare di superare le divisioni e giungere ad una lista unica.
POSSIBILI INTESE. L'impresa resta titanica, sebbene quest'oggi qualche passo in avanti sembra sia stato fatto. Il metodo proposto dal gruppo storico, aperto a tutti, a differenza di precedenti iniziative di altri meetup che avevano portato a liste "segrete" e poltrone suddivise in quote, ha spiazzato coloro che in passato hanno tentato di screditare l'operato dei pionieri del movimentismo e, probabilmente, ha dimostrato che affidarsi a chi "mastica il movimento" da più anni può essere la strada da seguire. Della prima giornata di Comunarie il risultato che gli organizzatori portano a casa è proprio questo: la possibile unione con una parte dei "nuovi attivisti".
A.A.A. CANDIDATI CERCASI. Quello che resta aperto, invece, è il problema centrale legato alla scelta dei candidati e alla creazione di una lista credibile. Al di là dei numeri da raggiungere (per la presentazione della lista numeri alla mano in una città come Foggia occorrono minimo 32 persone) scarseggiano ancora candidati convincenti. Dai nove finiti sotto la graticola nella prima giornata sono venuti buoni propositi ma ancora poca concretezza, complice l'assenza di un programma elettorale tutto ancora da costruire. La mancanza di un buon numero di cittadini che potesse mettere "alla prova" i futuri candidati, infine, ha stravolto l'idea alla base delle Comunarie: quello che doveva essere un confronto costruttivo e propositivo ma serrato con gli elettori si è in realtà trasformato in un comizio elettorale, più vicino alla "vecchia politica" che alla volontà di cambiare. Il rinnovamento non passa da lì. Lo sanno bene gli organizzatori. Questo era un primo passo. Il lavoro da fare è ancora tanto.

di Redazione 


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