Prima la partecipata manifestazione antiracket organizzata da Libera Foggia e dall’Unifg. Poi il sit-in silenzioso in viale XXIV maggio promosso dal gruppo Gli Amici della Domenica. Non si tratta di numeri e di presenze, ma di voglia di esserci, di metterci la faccia e di scendere in strada. Questa volta, la città – o meglio, quella parte di essa che sente forte il bisogno di invertire la pericolosa rotta delle deriva e arginare la criminalità, sempre più invadente ed aggressiva – si è stretta con forza e calore attorno ai titolari di “Bibop Fashion”, il negozio di abbigliamento fatto saltare in aria la notte tra il 21 ed il 22 novembre, a seguito di un attentato dinamitardo che ha atterrito gran parte della città.
FOGGIA E’ ANCHE QUESTA. Dinanzi ad un città che non crede più nemmeno a se stessa, che (almeno fino a pochi giorni fa) sembrava aver perso la speranza e la fiducia così come la voglia di reagire, provocano un certo disorientamento le parole della giovane Antonella Franco, titolare dell’attività di viale della stazione. Lei, reduce da questa terribile esperienza, non ha mai perso la fiducia negli slanci e nella volontà di partecipazione della città e lo ha ammesso ai microfoni di FCA con una schiettezza e semplicità assolutamente disarmanti. “Sembrerà strano ma mi aspettavo questa vicinanza”, spiega. “Mi aspettavo tutto questo perché a tre minuti da quando è successa la cosa ho capito che tanta gente mi era vicina. Io sono stata colpita in prima linea, ma tutta la città è stata colpita”. Parla di Foggia, dileggiata e derisa dai foggiani prima che dalle classifiche e dai giornali, ma in grado di dare vita ad importanti iniziative popolari. Come quella che i commercianti di via Crispi hanno lanciato per sostenere i titolari del bazar gestito da cittadini cinesi in via Fania, anche quello sventrato da una bomba, lo scorso 9 novembre. “Foggia è anche questa, anzi è soprattutto questa. Io lavoro qui da 12 anni e non ho mai avuto problemi: ero piena di clienti, circondata da persone perbene. Foggia non fa schifo e i foggiani non fanno schifo – ribadisce con forza Antonella - e io non ho nient’altro da dire se non un grazie”.