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#giannistaisereno: Piemontese provoca Mongelli e promuove il "liberale" Marasco

Botta e risposta tra il segretario Pd e il sindaco

“Gianni stai sereno e gioca pulito”. Anzi, #staisereno, con l'hastag che riprende quello di Renzi a Letta. È questo il senso del post pubblicato da Raffaele Piemontese sulla ormai iperattiva (a tratti schizofrenica) bacheca facebook di Mongelli.‬ E se proprio deve avere qualcuno a cui ispirarsi, Piemontese consiglia anche un modello all’attuale sindaco: Augusto Marasco. 
 
"MONGELLI TROPPO AMBIZIOSO". Se la campagna elettorale delle primarie aveva bisogno di altro pepe, il presidente del Consiglio comunale e segretario provinciale del Partito democratico, ne aggiunge un buon cucchiaio. Mandando messaggi a un Mongelli “troppo concentrato su se stesso e sulle proprie ambizioni. Le stesse – scrive Piemontese, rispondendo a un commento di Mongelli alla sua intervista sulla Gazzetta del Mezzogiorno  - che lo hanno indotto ad offendere parlamentari e dirigenti del PD dai quali ha ottenuto sostegno leale per 5 anni. Le stesse ambizioni che lo hanno indotto a diventare il candidato sindaco di quella che fino a poco tempo fa definiva la ‘parte che non mi piace del PD’ e che oggi gli garantirebbe una cospicua dote di voti (Italo Pontone, Mariano Rauseo oggi suoi principali sponsor politici)”.
TROPPI RINVII NELLE DECISIONI. Pur ribadendo di non aver mai fatto mancare il sostegno all’attuale primo cittadino – “non credo che tutti i suoi attuali sostenitori possano dire altrettanto” – Piemontese tira le orecchie a Mongelli, al quale “ho espresso più volte (se non è vero mi smentisca anche in un confronto pubblico) le mie perplessità su una prassi di governo fondata anche su mediazioni estenuanti e costanti rinvii delle decisioni”.
IL SUO CANDIDATO. Piemontese mostra così di aver scelto il "suo" candidato alle primarie, sottolineando la correttezza di Marasco "Il liberale" nei confronti del sindaco. “Marasco non ha la tessera del PD? Non ce l’ha neanche Mongelli che della sua neutralità ha fatto una bandiera, salvo poi rivolgersi a pezzi del PD per raccogliere le firme necessarie alla sua candidatura alle primarie. Cosa che non ha fatto Augusto Marasco”.
LE REGOLE. Mongelli, che aveva reputato "incomprensibile" l'intervista di Piemontese contestando anche il mancato appoggio al sindaco,  è bollato come troppo individualista e di certo poco osservante delle liturgie di partito (questo lo sapevamo). Il sindaco ha la palla tra i piedi (in quanto forte della sua carica) e non la passa agli altri. Fa tutto da solo insomma ma, dice Piemontese, se la partita ha le sue regole, come appunto le primarie alle quali ha aderito, deve ‪rispettarle senza se e senza ma.

CENTROSINISTRA O CENTRODESTRA? "Quanto all’identità politica dei candidati alle primarie - evidenzia Piemontese -, ricordo benissimo il consiglio comunale in cui Gianni Mongelli dichiarò che la sua amministrazione non poteva essere definita di sinistra o di destra, affermazione coerente per chi 5 anni fa avrebbe potuto (forse voluto) essere il candidato del centrodestra". Magari avrebbe potuto fare uno sforzo di memoria un po' prima Piemontese, ma del resto la loro luna di miele era finita da tempo (LEGGI "C'eravamo tanto amati")

 

"ACCETTA LE REGOLE". Infine, l'ultima stoccata: "Se Gianni Mongelli, come io credo, vuole davvero bene al centrosinistra la smetta di provocare e alimentare polemiche, accetti la competizione e le sue regole, si impegni per favorire solidarietà e unità della coalizione. Io, come lui e più di lui, voglio vincere le elezioni per offrire a Foggia un governo che sappia fare di più e meglio di quanto abbiamo fatto in questi ultimi 5 anni. Sarà questo il mio unico obiettivo a prescindere da chi sarà il vincitore delle primarie il 9 marzo". il congresso provinciale, probabilmente, non è mai finito. O forse ha cambiato nome: ora si chiama 'primarie'.

di Redazione 


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