Stampa questa pagina

"Giovanni Panunzio", nel suo nome nasce oggi l'Antiracket a Foggia

Presentazione in Prefettura dinanzi alle istituzioni

E' stata presentata questa mattina, in Prefettura, alla presenza del mondo delle istituzioni locali e nazionali, della società civile e associazionistica di Foggia e di tutte le forze dell'ordine, la neonata associazione antiracket del capoluogo dauno, intitolata alla memoria del costruttore foggiano Giovanni Panunzio, ucciso oltre vent'anni dalla "Società foggiana" per essersi rifiutato di pagare il pizzo.
L'associazione "Panunzio", che sarà guidata dalla giovane imprenditrice Maria Cristina Cucci, riunisce, al momento, una ventina di imprenditori locali e si prefigge lo scopo di istruire e coordinare le imprese vittima di estorsione per consentire loro la denuncia attraverso una fitta rete di contatti e collaborazioni con le forze dell'ordine. 
Tra gli obiettivi dell'associazione antiracket foggiana anche quello di promuovere forme di esenzione fiscale ed agevolazioni per le imprese che denunceranno il pizzo. 
Incassata anche la disponibilità (da parte dell'assessore al Legale e al Contenzioso del Comune di Foggia, Segio Cangelli) alla futura costituzione, in qualità di parte civile, dell'amministrazione  nell'ambito dei processi per racket, così come già fatto, poco tempo fa, dalla Camera di Commercio (sotto la guida di Fabio Porreca), nel processo "Corona".  
A fare gli onori di casa al vice-ministro dell'Interno, Filippo Bubbico, stamattina, oltre al prefetto Luisa Latella, c'era anche Tano Grasso, presidente del Fai (Federazione delle associazioni  antiracket e antiusura italiane), che due anni fa, in occasione della commemorazione di Giovanni Panunzio, lanciò, per la prima volta in modo forte sul territorio, l'idea che un'associazione antiracket a Foggia fosse necessaria. 
E' stata presentata questa mattina, in Prefettura, alla presenza del mondo delle istituzioni locali e nazionali, della società civile e associazionistica di Foggia e di tutte le forze dell'ordine, la neonata associazione antiracket del capoluogo dauno, intitolata alla memoria del costruttore foggiano Giovanni Panunzio, ucciso oltre vent'anni dalla "Società foggiana" per essersi rifiutato di pagare il pizzo.
GLI OBIETTIVI DELL'ASSOCIAZIONE. L'associazione "Panunzio", che sarà guidata dalla giovane imprenditrice Maria Cristina Cucci, riunisce, al momento, una ventina di imprenditori locali e si prefigge lo scopo di istruire e coordinare le imprese vittima di estorsione per consentire loro la denuncia attraverso una fitta rete di contatti e collaborazioni con le forze dell'ordine. Tra gli obiettivi dell'associazione antiracket foggiana anche quello di promuovere forme di esenzione fiscale ed agevolazioni per le imprese che denunceranno il pizzo. 
COLLABORAZIONE DELLE ISTITUZIONI LOCALI. Incassata anche la disponibilità (da parte dell'assessore al Legale e al Contenzioso del Comune di Foggia, Segio Cangelli) alla futura costituzione, in qualità di parte civile, dell'amministrazione nell'ambito dei processi per racket, così come già fatto, poco tempo fa, dalla Camera di Commercio (sotto la guida di Fabio Porreca), nel processo "Corona".  
UNA GENESI LUNGA DUE ANNI. A fare gli onori di casa al vice-ministro dell'Interno, Filippo Bubbico, stamattina, oltre al prefetto Luisa Latella, c'era anche Tano Grasso, presidente della Fai (Federazione delle associazioni antiracket e antiusura italiane), che due anni fa, in occasione della commemorazione di Giovanni Panunzio, lanciò, per la prima volta in modo forte sul territorio, l'idea che un'associazione antiracket a Foggia fosse necessaria. 

di Redazione 


 COMMENTI
  •  reload