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"Giù le mani dalla Biblioteca Provinciale". Firme contro la riduzione delle ore di apertura

Appello al Commissario della Provincia Costantini

Il Commissario Straordinario della Provincia di Foggia, Fabio Costantini, è accusato di "togliere ai cittadini la possibilità di leggere e di informarsi, di socializzare, di studiare e di approfondire gratuitamente, in una città e in una provincia come Foggia che non è certo ai vertici delle classifiche italiane della qualità della vita, e che ha subito la riduzione sistematica di spazi culturali pubblici". E' questo, infatti, il succo della petizione che può essere firmata sulla piattaforma digitale www.firmiamo.it, in cui si chiede che "l’attuale orario della Biblioteca provinciale non venga modificato, anzi eventualmente ampliato".

IL FATTO La petizione - promossa da Angela Articoni, dottoranda di ricerca in Pedagogia e specializzata in Letteratura per l'Infanzia - è nata nel giro di poco tempo ed è subito rimbalzata su facebook. Un appello a firmare nato dalla decisione adottata con delibera dal commissario Costantini di ridurre il numero di ore di apertura della Biblioteca Provinciale 'La Magna Capitana', che proprio in questi mesi sta celebrando i 180 anni di vita. "l Commissario straordinario della Provincia di Foggia, Fabio Costantini, con deliberazione n. 105 del 16.04.2014 stabilisce che gli unici servizi provinciali soggetti a turnazione siano la Polizia provinciale e la portineria di Palazzo Dogana e via Telesforo. Questo significa che la Biblioteca provinciale di Foggia sarà aperta al pubblico dal lunedì al venerdì mattina dalle 8.30 alle 13.30, e il martedì e il giovedì pomeriggio dalle 15.30-18.00, a fronte dell’orario prolungato introdotto nel gennaio del 2002 che ha visto finora la Biblioteca aperta con orario continuato dalle 8.30 alle 19.30 dal lunedì al venerdì e il sabato dalle 8.30 alle 13.30, ponendo così la nostra biblioteca e la città tutta all’avanguardia nell’offerta dei servizi informativi a livello nazionale".

LA PROTESTA Per i promotori, dunque, non ci sono dubbi: "Riteniamo che l’atto del Commissario sia estremamente grave in un periodo come quello che stiamo vivendo, perché significa togliere ai cittadini la possibilità di leggere e di informarsi, di socializzare, di studiare e di approfondire gratuitamente, in una città e in una provincia come Foggia che non è certo ai vertici delle classifiche italiane della qualità della vita, e che ha subito la riduzione sistematica di spazi culturali pubblici. L’annullamento della turnazione dei dipendenti della Biblioteca, così come per il Teatro del Fuoco, inoltre, non comporta alcun risparmio per l’Ente, perché si tratta di soldi presi dal cosiddetto 'salario accessorio', utilizzabile solo per pagare il personale. Paradossalmente a parità di costi ci saranno meno servizi all’utenza. Non vogliamo che quelle che ci sembrano beghe interne danneggino uno degli spazi più frequentati della città e gli utenti che ne fanno uso, utenti spesso fuori sede, pendolari, genitori con bambini in età prescolare e scolare, lavoratori, e tutte le altre categorie di persone che con il nuovo orario non potranno usufruire del servizio Biblioteca". Pertanto, "come utenti chiediamo che l’attuale orario della Biblioteca provinciale non venga modificato, anzi eventualmente ampliato". Tanti i commenti contro la decisione adottata dal commissario Costantini che stanno fioccando su facebook e sulla piattaforma Firmiamo.it. Tanti, infatti, gli studenti, i professori, gli amanti della lettura che trovano rifugio negli spazi sempre aperti della Biblioteca, anche nelle ore pomeridiane. La speranza è che Costantini ci ripensi e torni indietro sulle sue decisioni. Anche perché nell'anniversario per i 180 anni di vita della Biblioteca Provinciale questo taglio delle ore stride terribilmente nel paniere delle cerimonie fin qui fatte e per quelle annunciate.

di Redazione 


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