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"Il dovere di ricordare": ecco il monumento per Francesco Marcone

La stele in via Nedo Nadi. Le parole della figlia Daniela

“L’abbraccio di Daniela e questa giornata sono tra i momenti più emozionanti dell’esperienza al servizio di Foggia e dei foggiani”. E’ commosso il sindaco Gianni Mongelli dopo aver scoperto la stele dedicata alla memoria di Francesco Marcone, ucciso il 31 marzo del 1995, posta al centro del futuro Parco Francesco Marcone (lungo via Nedo Nadi) nella Giornata della Legalità, istituita dall’Amministrazione comunale per celebrare le vittime foggiane delle mafie. A sollevare la bandiera della città anche Daniela Marcone, figlia dell’allora direttore dell’Ufficio del Registro di Foggia e responsabile provinciale di Libera, con al fianco il fratello Paolo. Con loro le autorità civili e militari della città, con in testa la prefetto Maria Luisa Latella, e Michele Panunzio, figlio di Giovanni ucciso dalla mafia nel 1992.
 
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LA STELE. Sull’opera di Salvatore Torraco, è stata incisa questa iscrizione: “Perché questa targa non sia solo un arredo urbano, perché questo sacrificio umano non sia vano, perché tutti abbiano il dovere di ricordare. L’omicidio non riguarda solo la vittima e la sua famiglia, ma riguarda tutti i cittadini di questa città, riguarda le persone di buona volontà e quel mondo imprenditoriale onesto e corretto che ha diritto di lavorare senza essere esposto a prepotenza e prevaricazione alcuna. Francesco Marcone rappresenta la parte migliore di questa Foggia, quella che va ricordata per rettitudine morale per correttezza di comportamento per rispetto delle norme”.

di Redazione 


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