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"Il massimo a tutti? Abbiamo votato sulla fiducia"

Stipendi d'oro ai dirigenti, il presidente dell'Oivp rivela: "Ci siamo basati sulle loro relazioni"

“Abbiamo valutato sulla fiducia”. Silvio De Pascale, il presidente dell’Oivp, l’organismo indipendente di valutazione delle performace, esce allo scoperto. E a Foggia Città Aperta rivela una verità ancor più paradossale del previsto: “Io e i miei colleghi abbiamo messo un voto a un compito: non so se è stato copiato o meno ma la copiatura è stata perfetta”.
DIRIGENTI: SCOLARI PERFETTI. In sostanza, l’organismo che deve valutare i dirigenti e premiarli economicamente ammette che i dirigenti i voti se li sono dati da soli. “Io non c’ero né nel 2010 né nel 2011 – spiega De Pascale  - ma in base a quanto hanno scritto nelle loro relazioni, sono stati bravissimi”. In pratica, un’intera classe ha fatto un compito senza il docente a controllare, ma con un avvertimento: “Non copiate”. A fine compito, il docente è entrato in aula, ha ritirato i compiti e si è fidato. E la cosa paradossale – e qui ritornano le responsabilità della classe politica che finora ha preso le distanze dalla vicenda – è che stando alle dichiarazioni di De Pascale il docente“in questo caso sarebbe dovuto essere il nucleo di valutazione che per due anni in Comune non è stato nominato”.
OBIETTIVI FISSATI A FINE ANNO. Se non bastasse questa “rivelazione” a scandalizzare, arriva un’altra informazione che getta ulteriore discredito sulla valutazione dei dirigenti. “Le valutazioni – spiega De Pascale – si basano su obiettivi fissati non all’inizio dell’anno, ma nei mesi di novembre e dicembre”. Insomma, per usare una metafora marinara, navigazione a vista per l'intero anno e meta stabilita alla fine del viaggio in base a dove la tempesta - in questo caso la gestione della città - ha sbattuto la nave.
LA RISPOSTA A PIEMONTESE. L'ultima "stoccata" di De Pascale è per il presidente del Consiglio comunale, Raffaele Piemontese, che aveva bollato come “inammissibile” la valutazione dell’Oivp. "Senza alcuna polemica – è la dolce premessa di una considerazione amara – mi chiedo dove fosse Piemontese negli anni scorsi. Perché al Comune era una abitudine diffusa quella di fissare gli obiettivi a fine anno. Ma mentre io e i miei colleghi eravamo assenti negli anni precedenti e ci siamo insediati solo nello scorso mese di settembre, non è così per gli organi politici, che sarebbero potuti intervenire”.
VENERDI DAL DIRETTORE GENERALE. Venerdì prossimo intanto è fissato l'incontro con il direttore generale Pazzaglia. Nelle intenzioni del direttore come si legge nel comunicato stampa dei giorni scorsi vi è l'intenzione di "mitigare" l'effetto paradossale di questa situazione inserendo tra gli elementi di valutazione anche il proprio giudizio e tenendo conto della cornice delle difficolta finanziarie dell'Ente. Vista la cornice, vien da dire, il quadro giusto sarebbe quello di evitare qualsiasi retribuzione di risultato.

di Redazione 


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