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"Libera il Centro Storico"... dal motorino selvaggio. In arrivo anche le transenne

Venerdì 28 giugno, il lancio della campagna

Non è un caso che tra le critiche più severe in merito all'ordinanza che vieta di bere alcol per strada, i cittadini abbiano fatto riferimento soprattutto agli scooter selvaggi che scorrazzano nel centro storico, a danno e pericolo dei passanti. Segno che quella del motorino selvaggio è una questione aperta e, fino a questo momento, ignorata dalle istituzioni. A scuotere le acque però, arriva l'iniziativa “Libera il centro storico”, ideata dal movimento “Riattiviamoci”. Venerdì 28 giugno, alle ore 18, Museo Civico di Foggia, il lancio ufficiale della campagna. A seguire, ore 20.30, “divieto di accesso” per i motorini.
 
DIBATTITO (E NON SOLO). “Creare per la prima volta un'occasione di confronto tra istituzioni, cittadini e commercianti, in una zona importante della città, fulcro della vivibilità cittadina”. Un dibattito aperto dunque, nelle parole di Raffaele Carella, portavoce di “Riattiviamoci”, il quale chiama in causa chiunque abbia buone idee a mettere sul banco proposte concrete, in vista anche e soprattutto della riqualificazione urbana che riguarderà il centro storico, con particolare attenzione per Piazza Mercato (di recente tornata tristemente di attualità per via dell'incendio doloso subito dal circolo culturale Parallelo LEGGI E GUARDA IL VIDEO). “La campagna prevede una serie di eventi mirati – ha aggiunto Carella – che prenderanno ufficialmente il via da questo dibattito, accendendo la luce su una questione da troppo tempo sopita, come appunto quella dell'anarchia dei motorini”. Al dibattito, pertanto, prenderanno parte anche gli assessori Franco Arcuri, Giusy Albano e Maria Aida Episcopo (rispettivamente: Sicurezza, Politiche Giovanili e Istruzione).Previsti anche gli interventi del rettore Giuliano Volpe, di Sasy Spinelli, in rappresentanza di “Libera – nomi e numeri contro le mafie”, del Comandante dei Vigili Urbani Romeo Delle Noci. Modera, il consigliere Leonardo De Santis.
 
“IO NON POSSO ENTRARE”. A fare le spese del noto cartello – di solito ingenerosamente rivolto nei confronti dei cani – questa volta sarà la categoria dei motociclisti. Alle 20.30 in punto, al termine del dibattito, l'intera zona nota ormai come “Piazzetta” verrà letteralmente transennata, impedendo così a motorini e scooter di accedere liberamente nel centro storico foggiano. Agli ingressi degli sbocchi, verranno affissi i cartelli riportati nella foto a corredo dell'articolo, con il divieto sbarrato sulla sagoma del motorino e la scritta: “Io non posso entrare”. Una provocazione, sicuramente, cui si aggiunge l'atto simbolico (e non solo) di porre le transenne in strada, come fa sapere sempre Raffaele Carella, il quale specifica che “anche se dovessero essere rimosse nel giro di qualche giorno, serviranno sicuramente ad aver fatto capire alla gente che le cose stanno cambiando e che comunque c'è chi si sta interessando a questa cosa. Il nostro impegno – ha concluso – non si ferma a quest'unica giornata, ma porteremo avanti la campagna soprattutto se dovesse mancare il sostegno delle istituzioni”.
Non è un caso che tra le critiche più severe in merito all'ordinanza che vieta di bere alcol per strada (LEGGI), i cittadini abbiano fatto riferimento soprattutto agli scooter selvaggi che scorrazzano nel centro storico, a danno e pericolo dei passanti. Segno che quella del motorino selvaggio è una questione aperta e, fino a questo momento, ignorata dalle istituzioni. A scuotere le acque però, arriva l'iniziativa “Libera il Sentro Storico”, ideata dal movimento “Riattiviamoci”. Venerdì 28 giugno, alle ore 18, Museo Civico di Foggia, il lancio ufficiale della campagna. A seguire, ore 20.30, “divieto di accesso” per i motorini.
DIBATTITO (E NON SOLO). “Creare per la prima volta un'occasione di confronto tra istituzioni, cittadini e commercianti, in una zona importante della città, fulcro della vivibilità cittadina”. Un dibattito aperto dunque, nelle parole di Raffaele Carella, portavoce di “Riattiviamoci”, il quale chiama in causa chiunque abbia buone idee a mettere sul banco proposte concrete, in vista anche e soprattutto della riqualificazione urbana che riguarderà il centro storico, con particolare attenzione per Piazza Mercato (di recente tornata tristemente di attualità per via dell'incendio doloso subito dal circolo culturale Parallelo LEGGI). “La campagna prevede una serie di eventi mirati – ha aggiunto Carella – che prenderanno ufficialmente il via da questo dibattito, accendendo la luce su una questione da troppo tempo sopita, come appunto quella dell'anarchia dei motorini”. Al dibattito, pertanto, prenderanno parte anche gli assessori Franco Arcuri, Giusy Albano e Maria Aida Episcopo (rispettivamente: Sicurezza, Politiche Giovanili e Istruzione).Previsti anche gli interventi del rettore Giuliano Volpe, di Sasy Spinelli, in rappresentanza di “Libera – nomi e numeri contro le mafie”, del Comandante dei Vigili Urbani Romeo Delle Noci. Modera, il consigliere Leonardo De Santis.
“IO NON POSSO ENTRARE”. A fare le spese del noto cartello – di solito ingenerosamente rivolto nei confronti dei cani – questa volta sarà la categoria dei motociclisti. Alle 20.30 in punto, al termine del dibattito, l'intera zona nota ormai come “Piazzetta” verrà letteralmente transennata, impedendo così a motorini e scooter di accedere liberamente nel centro storico foggiano. Agli ingressi degli sbocchi, verranno affissi i cartelli riportati nella foto a corredo dell'articolo, con il divieto sbarrato sulla sagoma del motorino e la scritta: “Io non posso entrare”. Una provocazione, sicuramente, cui si aggiunge l'atto simbolico (e non solo) di porre le transenne in strada, come fa sapere sempre Raffaele Carella, il quale specifica che “anche se dovessero essere rimosse nel giro di qualche giorno, serviranno sicuramente ad aver fatto capire alla gente che le cose stanno cambiando e che comunque c'è chi si sta interessando a questa cosa. Il nostro impegno – ha concluso – non si ferma a quest'unica giornata, ma porteremo avanti la campagna soprattutto se dovesse mancare il sostegno delle istituzioni”.

di Redazione 


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