I giovani studenti foggiani dicono di amare la propria città, e questa è una notizia. Quasi tutti però, alla domanda se hanno intenzione o meno di lasciarla, dopo gli studi, rispondono di sì, e qui di nuovo c’è ben poco. Sembra la vecchia storia degli amori non corrisposti, della serie “vorrei ma non posso… non posso proprio". È quanto emerso dal sondaggio proposto nelle scuole foggiane organizzato dall’Associazione “Qualità della Vita” in collaborazione con l’ente di volontariato “Le Ragioni del Cuore”, presentato mercoledì 12 dicembre al Palazzetto dell’Arte – “Sala Rosa” di Foggia.
SUI DISABILI. La parola agli studenti, insomma. Ai giovani: come annunciato dal presidente di “Qualità della vita” Luigi Miranda, chiamato ad aprire i lavori di una conferenza ampiamente dedicata al sociale e che, almeno ad un primo acchito, di politico sembra avere ben poco. Oltre alle relazioni delle professioniste Cristina Leardi e Clara Rabasco, meritevoli di aver coordinato il progetto nelle scuole con sondaggi mirati e molto interessanti, un intervento importante è senz’altro quello di Tiziana De Nisi, presidente dell’associazione di volontariato “Le Ragioni del Cuore”, da anni al servizio dei diversamente abili. Nel breve filmato qui pubblicato infatti, è importante la sua denuncia, che punta il dito su un sistema, scolastico e non solo, che penalizza in modo preoccupante le persone portatrici di handicap, talvolta privando alcuni studenti del sostegno adeguato, quando non proprio delle strutture pubbliche idonee ad accoglierli. Lo stesso Miranda sottolinea come sia stato difficile, a Foggia, “trovare una sede a norma, in grado di dare l’opportunità anche ai disabili di prendere parte all’incontro”.
IL SONDAGGIO. Se il 70% afferma di amare la propria città, al contempo si dice pronto ad andare via, verso nuovi lidi, non reputando le amministrazioni attuali e future in grado di offrire alle nuove generazioni concrete opportunità per realizzarsi. Foggia sarebbe un paese per vecchi insomma, preciso riflesso di una realtà nazionale che trova in un malcontento e in un dispiacere comune, quasi rassegnato, il proprio minimo comune multiplo. Quanto al sondaggio in sé, gli studenti hanno posto l’accento soprattutto su tre elementi fondamentali: sicurezza, pulizia e scarsa illuminazione. Il 90% degli intervistati reputa questi fattori del tutto insufficienti e in uno di questi, quello della scarsa pulizia cittadina, mette la città di Foggia sullo stesso piano di Napoli e qui, forse, è il sondaggio stesso, nella sua formulazione, ad aver mostrato il proprio lato debole, visto che una città come Napoli non può essere assunta a termine di paragone, soprattutto in relazione a Foggia. Alla domanda “Qual è il comportamento che infastidisce di più?”, gli studenti foggiani hanno risposto “il danneggiamento di beni pubblici” rivelando così, il loro ottimo senso civico. Infine poi, quasi tutti sono caduti sulla domanda riguardante l’uso di pattini e skateboard, due mezzi legittimi per i più giovani, al pari delle cuffie per la musica: tre punti deboli che hanno giocato a sfavore dei ragazzi, questa volta. Semplici marachelle, in fondo, visto che i problemi della città sono ben altri.