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"Nati, cresciuti e paSHOWuti": Pio e Amedeo sbancano il Mercadante

Quando la foggianità fa ridere e aiuta l'Africa

Le Iene foggiane del «Chiunque può», Pio e Amedeo, accompagnate dal maestro Aldo Augelli, questo weekend, sono tornate a casa, in uno dei teatri più belli della Daunia: quel Mercadante di Cerignola, da cui prese il via, 15 anni fa, la loro carriera con la partecipazione al Festival del Cabaret. 
Venerdì scorso il duo comico «rossonero» ha portato a Cerignola il suo cavallo di battaglia «Nati, cresciuti e paSHOWuti», lo spettacolo comico con cui girano da tempo per le piazze e i palcoscenici d'Italia. 
 
LA SERATA DI BENEFICIENZA. Questa volta la loro comicità si è messa a servizio della solidarietà: gran parte dell'incasso della serata è stato infatti devoluto per il progetto «Tutti a scuola in Burkina Faso» (per favorire l'istruzione dei bimbi africani con la costruzione di nuovi edifici scolastici), sostenuto dal distretto pugliese del club Leo (promotore e organizzatore della serata) che ha presenziato allo spettacolo attraverso il suo presidente, Irene Gallicchio. 
Per l'occasione, presente in sala anche un divertito Antonio Giannatempo, sindaco di Cerignola.
 
LO SHOW. Come sempre super coinvolgenti, Pio e Amedeo, nel loro show alternano esilaranti momenti di improvvisazione a consolidati refrain sulla «foggianità»: dal cult della mutanda firmata Dolce e Gabbana (con l'elastico di dimensioni incredibili, manco fosse l'insegna di un negozio), vero orgoglio del foggiano che si accinge a rimorchiare, a strane razze di cani che esistono solo nel vocabolario della nostra terra, tipo il «lessie» o il «rex»; dal politico che compra i voti promettendo posti di lavoro e guadagnando infine un posto al cimitero, al foggiano che campa tutta la vita sulle truffe alle assicurazioni per le auto «Una volta - dice Lilino, personaggio della sketch - sono anche morto, e lì ho fatto i soldi "grandi" per comprare la casa a Margherita di Savoia».
Il terzo protagonista dello show di Pio e Amedeo, è, come sempre, il pubblico, fonte di ispirazione per battute estemporanee e fuori copione: prendono di mira un ragazzo sedutosi in prima fila senza aver tolto il giubbotto, poi scendono dal palco e seminano il «panico» in platea. Il pubblico gradisce e ride di gusto.
Non possono mancare, inoltre, in scaletta, «Fafonzo e Archimede», e cioè l'esilarante caricatura degli ultras foggiani che incitano, tra una minaccia e l'altra, gli spettatori a cantare i tradizionali cori dello stadio Zaccheria.
 
«FAFONZO E ARCHIMEDE» ALLE IENE. «Fafonzo a Archimede» portano bene se è vero che anche grazie a questo marchio di riconoscibilità il duo comico foggiano è riuscito a spiccare il volo, sin degli esordi nelle emittenti televisive locali. 
Ebbene «Fafonzo e Archimede», ora, sbarcano finalmente a Mediaset: dal 14 gennaio, infatti, Pio e Amedeo riprenderanno l'impegno professionale con Le Iene attraverso uno nuovo ciclo di puntate (la prima sarà girata guarda caso a Cerignola) dedicato proprio ai mitici ultras, che, pur svestiti dei colori sociali, non perderanno occasione per sfoggiare motti e movenze della più esilarante foggianità. 
Le Iene foggiane del «Chiunque può», Pio e Amedeo, accompagnate dal maestro Aldo Augelli, questo weekend, sono tornate a casa, in uno dei teatri più belli della Daunia: quel Mercadante di Cerignola, da cui prese il via, 15 anni fa, la loro carriera con la partecipazione al Festival del Cabaret. 
Venerdì scorso il duo comico «rossonero» ha portato a Cerignola il suo cavallo di battaglia «Nati, cresciuti e paSHOWuti», lo spettacolo comico con cui Pio D'Antini e Amedeo Grieco girano da tempo per le piazze e i palcoscenici d'Italia. 
LA SERATA DI BENEFICENZA. Questa volta la loro comicità si è messa a servizio della solidarietà: gran parte dell'incasso della serata è stato infatti devoluto per il progetto «Tutti a scuola in Burkina Faso» (per favorire l'istruzione dei bimbi africani con la costruzione di nuovi edifici scolastici), sostenuto dal distretto pugliese del club Leo (promotore e organizzatore della serata) che ha presenziato allo spettacolo attraverso il suo presidente, Irene Gallicchio. 
Per l'occasione, presente in sala anche un divertito Antonio Giannatempo, sindaco di Cerignola.
LO SHOW. Come sempre super coinvolgenti, Pio e Amedeo, nel loro show alternano esilaranti momenti di improvvisazione a consolidati refrain sulla «foggianità»: dal cult della mutanda firmata Dolce e Gabbana (con l'elastico di dimensioni incredibili, manco fosse l'insegna di un negozio), vero orgoglio del foggiano che si accinge a rimorchiare, a strane razze di cani che esistono solo nel vocabolario della nostra terra, tipo il «lessie» o il «rex»; dal politico che compra i voti promettendo posti di lavoro e guadagnando infine un posto al cimitero, al foggiano che campa tutta la vita sulle truffe alle assicurazioni per le auto: «Una volta - dice Lilino, personaggio dello sketch - sono anche morto, e lì ho fatto i soldi "grandi" per comprare la casa a Margherita di Savoia».
Il terzo protagonista dello show di Pio e Amedeo, è, come sempre, il pubblico, fonte di ispirazione per battute estemporanee e fuori copione: prendono di mira un ragazzo sedutosi in prima fila senza aver tolto il giubbotto, poi scendono dal palco e seminano il «panico» in platea. Il pubblico gradisce e ride di gusto.
Non possono mancare, inoltre, in scaletta, «Fafonzo e Archimede», e cioè l'esilarante caricatura degli ultras foggiani che incitano, tra una minaccia e l'altra, gli spettatori a cantare i tradizionali cori dello stadio Zaccheria.
«FAFONZO E ARCHIMEDE» ALLE IENE. «Fafonzo a Archimede» portano bene se è vero che anche grazie a questo marchio di riconoscibilità il duo comico foggiano è riuscito a spiccare il volo, sin dagli esordi nelle emittenti televisive locali. 
Ebbene «Fafonzo e Archimede», ora, sbarcano finalmente a Mediaset: dal 14 gennaio, infatti, Pio e Amedeo riprenderanno l'impegno professionale con Le Iene attraverso uno nuovo ciclo di puntate (la prima sarà girata guarda caso a Cerignola) dedicato proprio ai mitici ultras, che, pur svestiti dei colori sociali, non perderanno occasione per sfoggiare motti e movenze della più esilarante foggianità. 

di Redazione 


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