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"Neverland": 5 persone arrestate e 19 denunce per gli abusi edilizi sul Gargano

Seccia: "Così hanno devastato il Parco del Gargano"

E’ stata battezzata “Neverland” la lunga e laboriosa inchiesta coordinata dalla Procura di Lucera che, all’alba di oggi, ha dato esecuzione ad un’ordinanza cautelare a carico di cinque persone indagate per i reati di falso in atto pubblico e corruzione collegati all’abusivismo edilizio ed al sistematico deturpamento delle bellezze naturalistiche all’interno del Parco nazionale del Gargano. Tra gli arrestati (finiti tutti ai domiciliari) vi è anche il direttore dell'ufficio tecnico del comune di Vico Del Gargano, Carlo Pietro Follieri, ingegnere originario di Lucera, direttore dell'ufficio tecnico del comune di Vico e prima ancora di Peschici. Insieme al suo nome, nell’ordinanza figurano anche quelli del geometra Luigi Palmadessa, dell’ingegnere Alessandro Vitacchione, del geometra Lorenzo De Nittis e dell’ingegnere Michele Giuseppe Marino. Sono tutti originari di Lucera, ad eccezione degli ultimi due, di origini peschiciane.
L’OPERAZIONE ha visto la collaborazione del Nucleo Operativo Ecologico dei carabinieri di Bari, del comando provinciale carabinieri di Foggia e personale del Corpo forestale di Peschici. Nell’ambito dello stesso procedimento altre diciannove persone sono state denunciate per corruzione, turbativa d'asta, falsi materiali ed ideologici, soppressione ed occultamento di atti pubblici ed  associazione a delinquere. L’indagine ha preso il via nell'aprile 2011 ed è scaturita da una serie di ispezioni e successivi sequestri operati da personale del Corpo forestale dello Stato relativi ad alcune strutture turistico-ricettive, ricostruite nell'ambito della rivalorizzazione della costa garganica a seguito del terribile incendio divampato nel luglio 2007. Le opere edificatorie, infatti, erano state realizzate con permessi a costruire falsi ed illegittimi, poiché carenti dei prescritti pareri della competente Sovrintendenza ai beni artistici della Puglia, dell' ispettorato forestale dello Stato e dell’Ente Parco. I Carabinieri del Noe ed il personale dei carabinieri di Vico del Gargano, sono stati delegati in relazione ad approfondimenti investigativi, condotti con attività tecnica di intercettazione telefonica ed ambientale, volte a verificare gli illeciti collegamenti tra i pubblici funzionari incaricati del rilascio delle autorizzazioni e le parti private interessate all’ottenimento dei titoli abilitativi.
IL SODALIZIO, secondo la tesi degli inquirenti, operava nel settore edilizio da tantissimi anni, determinando l’irrimediabile deturpamento dello splendido paesaggio naturalistico del Parco nazionale del Gargano (quest’ultimo, attraverso una nota stampa, precisa che l’operazione non vede coinvolto alcun dipendente\tecnico dell’ente che non è, in alcun modo coinvolto in tali dinamiche), distruggendo un bene comune ed asservendolo a puri illeciti interessi economici personali. le complesse investigazioni hanno palesato l'esistenza di un sodalizio criminoso volto sostanzialmente alla realizzazione di illecite opere edilizie all'interno di siti protetti con permessi a costruire carenti delle obbligatorie autorizzazioni previste dalle normative vincolistiche e a condizionare, mediante una complessa ed organizzata rete di falsificazioni ideologiche e materiali, la scelta da parte della pubblica amministrazione di ditte aggiudicatarie per la realizzazione di opere pubbliche ammontanti a circa65.000.000 di euro.

di Redazione 


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