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"Omicidio Balan", arrestato autore. Vagava ancora sporco di sangue

E' Romeo Cretu: 33enne, connazionale della vittima

In Romania lascia una moglie e tre figli di 11, 7 e 5 anni, il 33enne Marcel Ioan Balan, detto "Nicola", vittima dell'omicidio consumatosi lunedì scorso nelle campagne di Lesina, in località "Coppa della Ruca". Il suo presunto carnefice, che lo avrebbe attinto alla giugulare con un'arma appuntita (non ancora ritrovata), è il connazionale e coetaneo Romeo Cretu, individuato alle prime luci dell'alba di ieri, in località Pian delle Vigne del Comune di Lesina, durante un rastrellamento a tappeto dei carabinieri, mentre camminava ai bordi della strada provinciale 37 indossando il jeans ancora sporco di sangue e la maglietta strappata.
Quando ha avvistato il pattugliamento dei carabinieri, che lo hanno riconosciuto dalla somiglianza con la foto segnaletica, Cretu ha tentato la fuga nelle campagne circostanti ma è stato raggiunto, bloccato e arrestato dagli uomini dell'Arma in esecuzione del provvedimento di fermo emesso dalla Procura della Repubblica di Lucera.
Sono stati i connazionali dell'aggressore e della vittima ad aiutare i carabinieri nella ricostruzione della dinamica dell'omicidio: gli stessi rumeni infatti erano stati interessati dall'episodio crimonoso nel momento in cui avevano trovato il corpo esanime di Balan e avevano tentato un vano soccorso. Dalle informazioni che questi ultimi avrebbero fornito agli inquirenti sembrebbe che l'omicidio sia nato da un diverbio di natura lavorativa. In particolare Cretu credeva che all'origine del suo licenziamento ci fossero alcune conversazioni del fratello di Balan con il datore di lavoro. Così, dopo un violento sfogo, Cretu ha assassinato Balan.
Cretu, Balan e il fratello di quest'ultimo lavoravano nelle stesse campagne di San Paolo Civitate per la raccolta stagionale dell'uva, al servizio della medesima azienda agricola.
In Romania lascia una moglie e tre figli di 11, 7 e 5 anni, il 33enne Marcel Ioan Balan, detto "Nicola", vittima dell'omicidio consumatosi lunedì scorso nelle campagne di Lesina, in località "Coppa della Ruca". 
L'OMICIDA. Il suo presunto carnefice, che lo avrebbe attinto alla giugulare con un'arma appuntita (non ancora ritrovata), è il connazionale e coetaneo Romeo Cretu, individuato alle prime luci dell'alba di ieri, in località Pian delle Vigne del Comune di Lesina, durante un rastrellamento a tappeto dei carabinieri, mentre camminava ai bordi della strada provinciale 37 indossando il jeans ancora sporco di sangue e la maglietta strappata.
Quando ha avvistato il pattugliamento dei carabinieri, che lo hanno riconosciuto dalla somiglianza con la foto segnaletica, Cretu ha tentato la fuga nelle campagne circostanti ma è stato raggiunto, bloccato e arrestato dagli uomini dell'Arma in esecuzione del provvedimento di fermo emesso dalla Procura della Repubblica di Lucera.
LA DINAMICA. Sono stati i connazionali dell'aggressore e della vittima ad aiutare i carabinieri nella ricostruzione della dinamica dell'omicidio: gli stessi rumeni infatti erano stati interessati dall'episodio crimonoso nel momento in cui avevano trovato il corpo esanime di Balan e avevano tentato un vano soccorso. Dalle informazioni che questi ultimi avrebbero fornito agli inquirenti sembrebbe che l'omicidio sia nato da un diverbio di natura lavorativa. In particolare Cretu credeva che all'origine del suo licenziamento ci fossero alcune conversazioni del fratello di Balan con il datore di lavoro. Così, dopo un violento sfogo, Cretu ha assassinato Balan.Cretu, Balan e il fratello di quest'ultimo lavoravano nelle stesse campagne di San Paolo Civitate per la raccolta stagionale dell'uva, al servizio della medesima azienda agricola.

di Redazione 


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