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"Operazione Nerone": arrestato piromane incastrato dalle telecamere

Nel triste anniversario dell'incendio a Peschici del 2007

A distanza di 7 anni dal drammatico incendio di Peschici, il Corpo Forestale dello Stato porta a termine l’operazione Nerone in cui è stato arrestato Daniele Gianluca Menella, 36 anni di San Severo, responsabile del reato di incendio boschivo doloso.
AREA INTERESSATA. L’uomo aveva ripetutamente e volontariamente appiccato il fuoco in area boschiva del comune di Serracapriola, in località Longara, in un'area boscata compresa all’interno del Parco Nazionale del Gargano e ricadente in area SIC.
I PRIMI INCENDI. L’attività investigativa era iniziata dopo i primi incendi che si erano verificati il 7 e il 14 giugno e grazie al posizionamento delle telecamere, mimetizzate tra la vegetazione, è stato possibile individuare l’uomo mentre appiccava il fuoco con filmati che ritraevano l'illecita attività in modo estremamente chiaro e preciso.
LE TELECAMERE. Le telecamere avevano ripreso l’uomo che si accostava con l’auto al ciglio sinistro della strada, apriva lo sportello e, sporgendosi all’esterno e con un accendino, appiccava il fuoco alla fittissima vegetazione secca presente. Poi si era allontanato dopo aver verificato il propagarsi delle fiamme.
L’ULTIMO EPISODIO. Inoltre, il 19 luglio era divampato un altro incendio, vicino alla stessa area precedentemente incendiata, che si era propagato per oltre 2 metri e aveva richiesto l’intervento immediato di spegnimento da parte della forestale. L’intervento ha evitato gravi conseguenze ai bagnanti presenti nel lido antistante il bosco e ai veicoli in sosta nell’area interessata.
IL REATO DI INCENDIO. L’incendio boschivo doloso è un reato punito dall’articolo 423 bis del codice penale ed è stato introdotto nel 2000 come reato di incendio specifico per le aree boscate proprio per contrastare questo grave crimine ai danni dell’ambiente e che sempre più spesso comporta rischi per la pubblica incolumità, allarme e danno sociale, tale reato è punito con una pena da 4 a 10 anni di carcere.

IL TRISTE ANNIVERSARIO DI PESCHICI. “Grande è il significato di questo arresto per la Provincia di Foggia – ha dichiarato il Primo Dirigente dr.ssa Angela Malaspina, Comandante Provinciale di Foggia - perché avviene a distanza di 7 anni dal devastante incendio di Peschici, per cui ricorre oggi, 24 luglio, il triste anniversario. Quell’incendio è rimasto impunito nonostante la puntuale e capillare attività investigativa. Questo arresto è la riaffermazione dei principi di legalità ambientale in un settore, come quello degli incendi boschivi, nel quale il fuoco viene ancora troppo spesso attribuito a fatalità o cause fortuite, mentre, è un illecito penale compiuto deliberatamente con la precisa volontà di arrecare danno”.

di Redazione 


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