#Quellamacchinaèanchenostra, una serata promossa da Parcocittà
Il ricavato sarà usato per una iniziativa sociale
Prosegue la raccolta fondi #quellamacchinaèanchenostra, promossa da Parcocittà con un nutrito gruppo di associazioni e cittadini e lanciata dopo il brutto episodio dell’auto incendiata a Peppino D’Urso, “anima” del Centro Polivalente.
LA RACCOLTA SIMBOLICA.L’iniziativa, suggerita da Don Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera nel corso della Giornata Nazionale del Ricordo delle Vittime di Mafia a Foggia lo scorso 21 marzo, ha raccolto una notevole partecipazione, e il gruppo di aderenti è in costante aumento. Il ricavato della raccolta, su precisa volontà di D’Urso e condivisa dalle associazioni che la sostengono, sarà destinato alla realizzazione di una iniziativa a carattere sociale. Obiettivo, quello di dimostrare che a Foggia esiste una componente "sana" che sa unirsi e agire per il bene comune e che rappresenta la stragrande maggioranza della comunità. La raccolta fondi è strutturata su un conto corrente, intestato all'Associazione Comunità sulla Strada di Emmaus. Questo l'IBAN a cui si potrà donare: IT64J0501804000000015858582, sulla cui causale si può inserire il nome della raccolta fondi: #quellamacchinaèanchenostra.
LA CENA. E finalizzata anche al sostegno dell’iniziativa è la cena di solidarietà in programma per venerdì 13 aprile alle ore 19.30 a Parcocittà e dal titolo “Metti una sera apericena”, promossa dal Centro Polivalente in collaborazione con alcune aziende locali che hanno scelto di “sposare” la lodevole iniziativa: si tratta di “Ciuffreda” (Borgo Cervaro), “Di Pasquale Panificio” (Bovino), “Giannelli Carni” (Troia), “Pasquariello” (Accadia), “Ideavending” (ristorazione automatica), “AgriGiò” (Candela), “AgriVerde” (Ascoli Satriano), “Rocchetta Legumi” (Rocchetta S.Antonio). La serata prevede anche la partecipazione straordinaria del Teatro della Polvere. Prenotazioni entro mercoledì 12 aprile ai seguenti numeri: 3487832000; 3885834800; 3351284779.
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.