La riapertura del teatro e la solidarietà agli attori attualmente senza lavoro. Erano una quarantina di persone, stamattina in piazza, per la mobilitazione nata su facebook a favore dell’Oda teatro, appena chiuso e della compagnia Cerchio di gesso.
I PRESENTI. Appuntamento a Palazzo Dogana, dinanzi alla sede della Provincia di Foggia. Tra i vari rappresentanti presenti, anche Gli Amici della Domenica, i consiglieri comunali Michele Sisbarra e Peppino D’Urso e una rappresentanza della compagnia Cerchio di Gesso, ovviamente. Al gruppo, si sono poi aggiunti, in chiusura, il sindaco Gianni Mongelli e l’assessore regionale Elena Gentile. Martedì dovrebbe tenersi un incontro c i vertici della Provincia e il prefetto.
LE "RIFLESSIONI" DEI PROMOTORI. A “tutti coloro che hanno espresso dubbi, anche a mezzo stampa, sulla bontà di tale iniziativa”, ha risposto – sempre attraverso facebook, il consigliere comunale Michele Sisbarra. Non voglio assolutamente entrare in polemica sul "si mobilitano poiché la controparte è di fazione opposta" – scrive - voglio solo precisare che la necessità del muoversi in questa circostanza derivava dal fatto che venti famiglie da qualche giorno non hanno più lavoro, che le programmazioni dei loro eventi sono saltate insieme ai possibili ricavi, che le scuole non potranno più usufruire dei laboratori didattici (quest anno 9000 bambini si sono recati all'Oda teatro), E poi, la cultura, si, anche quella, la strana situazione per cui compagnie locali si possano sviluppare e girare l'Europa portando il nome di Foggia con loro. Mi si dirà " ma perché per il Giordano e il Mediterraneo no?". Voglio notare che il sottoscritto e il collega De Santis hanno più volte in consiglio presentato mozioni e fatto interventi su queste strutture e che, da questa pagina, avevo annunciato che l'attenzione si sarebbe spostata anche su quelle realtà (preannuncio un comunicato stampa di SEL su questa questione e indirizzata al Sindaco), ma questo non è bastato, non importa se chi ne patisce è la città e i lavoratori della cultura, l'importante era sottolineare la mobilitazione strumentale. Che poi io mi chiedo, qualora ciò fosse vero, ma non lo è, perché loro non fanno lo stesso? perché non sensibilizzano la gente? Forse la Cultura, come dice Berlusconi, è storicamente ad appannaggio della sinistra? Non credo, la verità che in questo modo non si crescerà mai, ma io sempre continuerò a manifestare, anche solo per coloro che perdono un lavoro e per non lascia spegnere la speranza in questa città. Grazie a tutti!