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"Romanzo Criminale", capitolo secondo: le armi e l'addestramento col tiro al bersaglio

Nuovi risvolti d'indagine. Arrestato presunto armiere

“Abbiamo motivo di credere che fosse in corso un vero e proprio ‘addestramento criminale’ per rendere autonomi gli adepti del gruppo di Giannella”. A spiegarlo è il capo della Squadra Mobile di Foggia, Alfredo Fabbrocini. Il secondo atto dell’indagine “Romanzo Criminale” rivela, tra Manfredonia e dintorni, una vera e propria “scuola” del crimine, con tanto di addestramento pratico.
UN TASSELLO IMPORTANTE. “Una  lucida, serena e divertita pianificazione di omicidi”: sembra un film, ma non lo è, nonostante le parole del Capo della Mobile. Una delle indagini più lunghe e laboriose degli ultimi tempi, riguardante la scia di omicidi che ha attraversato Manfredonia durante l’estate del 2012 ed emersa ufficialmente lo scorso febbraio, scrive un nuovo capitolo. Questa mattina gli inquirenti (oltre alla Mobile, figura anche il Commissariato di Manfredonia, con la collaborazione del Comando dei Carabinieri di Foggia e il coordinamento della Procura), hanno emesso un provvedimento di custodia cautelare in carcere nei confronti di sei soggetti: insieme ai già noti Francesco Giannella (presunto leader della banda), Ilario Conoscitore, Mario Renzulli, Leonardo Salvemini e il diciannovenne Luigi Pollidoro, è stato arrestato anche Nicola Uva, tatuatore di Orta Nova, 37enne, con il ruolo di armiere. Per gli inquirenti sono tutti  “fortemente indiziati di essere implicati, con modalità e responsabilità differenti, nell’alterazione, fabbricazione, detenzione e porto in luogo pubblico di armi clandestine e o modificate, esplosioni di colpi di arma da fuoco in luogo pubblico, ricettazione, detenzione e cessione di sostanze stupefacenti”.
TIRO AL BERSAGLIO. Per gli inquirenti, un ruolo importante spettava a Nicola Uva, in grado di modificare e rendere letali anche armi di libera vendita. I membri del sodalizio poi, “testavano” le armi, sparando contro cartelli segnaletici presenti lungo le strade extraurbane secondarie, muovendosi liberamente nelle loro cosiddette “zone” di influenza. In conseguenza dei gravi indizi acquisiti, il gip del Tribunale di Foggia, Elena Carusillo ha emesso il provvedimento di custodia cautelare in carcere odierno, su richiesta dei pubblici ministeri Fini, Pensa e Riccio.

di Redazione 


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