#Satira Da “una rotonda sul mare” a “un box di plexiglass sulla spiaggia”
Ormai siamo tutti proiettati verso la fase due. A Milano pensano a riaprire le fabbriche, a Roma a come riprendere il campionato visto che la Lazio era seconda, a Foggia mi pare che ci preoccupiamo soprattutto di come andare al mare.
LE SPIAGGE. Ho visto i disegni delle spiagge con i box creati dai divisori di plexiglass tra gli ombrelloni. La prima cosa che ho pensato è che così a Siponto potevo giocare a beach volley con l'amico con cui siamo sempre vicini di ombrellone. E che avrei potuto scrivere FORZA FOGGIA col pennarello. Oppure Juve Merda. Una cosa non mi è chiara, come funziona con la spiaggia libera? In quei tratti li mette il comune? E nell'acqua? Mettono le corsie come nelle piscine? Vabbè, mi sa che quest'anno me ne vado sui Monti Dauni...
A FOGGIA. Intanto dalle nostre parti continuano a rubare le auto. Cambiamo l'appello: "Restate a casa, e se proprio dovete uscire almeno non fregatevi le macchine". Oppure andate in bici. Ah no, peggiangor, poi vanno a mettere le bombe. Andate a piedi, che è meglio.
LA QUARANTENA. Se non altro durante la quarantena ho capito quali sono le cose importanti della vita, i valori veri. Per esempio quelli delle analisi del sangue, il mio colesterolo era arrivato a 400, un altro po' e mi veniva un infarto. Avevo delle pillole da prendere lontano dai pasti. In pratica per due settimane non le ho prese perchè mangiavo di continuo...
I PROFESSIONISTI. Ieri ho fatto una videochiamata ad un amico, mi ha risposto un altro pensavo di aver sbagliato numero. Poi ho visto meglio ed era lui, solo che si era fatto tagliare i capelli dalla moglie e pareva un mostro. Che poi è la stessa storia del pane. Si certo, una bella soddisfazione fare le cose da soli. Ma se sono 50 anni che abbiamo deciso di affidare certi lavori ai parrucchieri o ai fornai un motivo ci sarà pure, no?
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.