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#Satira Lettera aperta alla persona che ha lasciato un albero di Natale di fianco al cassonetto

Caro amico che hai lasciato un albero di Natale di fianco ad un cassonetto in un freddo venerdì di gennaio. Non ti serviva più? Hai visto “Natale in Casa Cupiello” o “Così parlò Bellavista” e hai deciso di passare definitivamente al presepe? O forse non credi più nello spirito del Natale. E chi sei, il Grinch?
E vabbè, non devi per forza rispondermi. Sono cose tue. Ma davvero non avevi nessuno a cui regalarlo? Un parente, un vicino o un'associazione che ti avrebbero ringraziato per il dono e a dicembre l'avrebbero riempito di palline e festoni pensando a te?
Ok ok, pure queste sono cose private, magari sei appena arrivato in città, o hai litigato con tutti.
Però, se proprio non credi più al Natale, se proprio non credi più nell'amicizia o nella solidarietà... non dovresti almeno credere nelle ordinanze comunali sui rifiuti e portarlo in un centro di raccolta? Hai rischiato la multa, hai rischiato che qualche vicino ti vedesse e ti schifasse ancora di più. E soprattutto rischi che il karma si ritorca contro di te, e l'anno prossimo ti rovini il Natale, magari che ti si rompa la cucina proprio nel giorno del cenone, o non ti faccia vincere nemmeno un ambo a tombola.
Mentre scrivo vedo che non c'è più. Probabilmente sono passati gli operatori dell'AMIU e l'hanno portato via, però voglio essere ottimista, magari ci hai ripensato e sei sceso a riprenderlo. O l'ha preso qualcuno a cui serviva. Solo una cosa: a febbraio non fare la stessa cosa con il vestito di Carnevale. E pure con gli altri rifiuti ingombranti. Che la città è di tutti. Proprio come il Natale.

di Sandro Simone


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