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"Se a S.Severo è colpa di Emiliano, le bombe a Foggia le causa Landella? Non scherziamo..."

Emergenza sicurezza, interviene il segretario Pd

“Se ragionassi come qualcuno della destra sanseverese, che attacca strumentalmente il neo assessore Michele Emiliano dovrei evocare chissà quali responsabilità del sindaco Landella per i due attentati dinamitardi della scorsa settimana e per i numerosissimi furti in appartamento. Non lo faccio per due ragioni: in primo luogo perché su tale materia le competenze e le responsabilità delle Amministrazioni comunali sono assai limitate, in secondo luogo perché la delicata situazione merita una strategia ampiamente condivisa di contrasto e prevenzione della criminalità e della mafia tra le forze politiche e le istituzioni territoriali e statali”.
NIENTE POLEMICHE. Il segretario provinciale del Partito Democratico di Foggia Raffaele Piemontese si inserisce con una provocazione nel dibattito suscitato “dal quotidiano stillicidio di notizie sulle attività criminali e dai commenti diffusi alla stampa” e invita a considerare che “la sicurezza delle nostre città è un tema serio su cui costruire convergenze politiche e amministrative invece che attivare polemiche”.

"I TIFOSI DELLA MALAVITA". Il compito dei Comuni – prosegue l’ex presidente del Consiglio comunale - io credo, sia quello di impegnarsi a fondo sul fronte sociale nelle zone delle nostre città in cui sono crescenti i ‘tifosi della malavita’: ragazze e ragazzi che apprezzano il codice d’onore criminale, che pensano allo spaccio di droghe o al racket come ad attività più dignitose di tante altre legali. Bisogna contrastare l’illegalità diffusa, senza avere riguardo alla geografia elettorale dei quartieri cittadini, ed evitare l’adozione di ‘ordinanze spot’, che nulla aggiungono alle tante leggi già in vigore e che producono sfiducia nei cittadini quando emerge la loro inutilità pratica.

 

"CRIMINALITA' FUORI DALLE ISTITUZIONI". Soprattutto - evidenzia Piemontese - è indispensabile tenere assai lontani dai luoghi istituzionali persone ed interessi riconducibili alla criminalità, organizzata e non, per scongiurare compromissioni anche involontarie con gli ambienti in cui si radica la cultura dell’illegalità.
LA PROPOSTA DEI GIOVANI PD. "Nella recente campagna elettorale - conclude -, i giovani candidati del PD foggiano hanno lanciato alcune proposte operative per incentivare, anche economicamente, la ribellione al racket e la denuncia delle intimidazioni (LEGGI: MODELLO ERCOLANO CONTRO IL RACKET): sgravi fiscali per 5 anni a commercianti e imprenditori che denunciano gli estorsori; protocolli d’intesa con gli istituti di credito per congelare le esposizioni degli imprenditori che denunciano il racket e prestare garanzie per rilanciare l’attività imprenditoriale. Siamo a disposizione di chiunque le voglia discutere ed adottare; di chiunque – conclude Raffaele Piemontese – abbia voglia di cimentarsi davvero con il tema della sicurezza urbana e non abbia come unico scopo quello di lavarsi la coscienza con la rituale richiesta di più uomini e mezzi o di prendere a pretesto bombe e rapine per attaccare il sindaco e l’assessore di turno”.

di Redazione 


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