“Il sindaco di Manfredonia auspicava che nell’ufficio di presidenza ci fosse un sindaco di destra e uno di sinistra: per noi, invece, i rifiuti non
hanno colore”. Aveva promesso battaglia ed è stato di parola Rino Lamarucciola, sindaco di Pietramontecorvino e portavoce dei sindaci dei Monti Dauni: per loro,
l’elezione di Gianni Mongelli a presidente dell’Ato provinciale, l'Organo cui compete la gestione dei rifiuti, così come la nomina nell’ufficio di presidenza dei sindaci di Manfredonia e Deliceto (dopo la rinuncia di Cerignola) è tutta da rivedere.
LA VICENDA. A margine della conferenza stampa convocata appositamente a Palazzo Dogana vi è l’occasione per fare un po’ di ordine. “In riunione – spiega Lamarucciola - il sindaco di Foggia aveva proposto oltre alla sua presidenza, l'elezione dei primi cittadini di Manfredonia e Cerignola. Noi, invece – sottolinea – abbiamo chiesto di nominare nella presidenza oltre a Mongelli, uno in rappresentanza dei sindaci del Gargano e un altro in rappresentanza dei Monti Dauni”.
LA VOCE DEI COMUNI. La loro proposta, però, è stata bocciata e a quel punto i sindaci hanno abbandonato la riunione. “Abbiamo saputo solo dallo stesso Mongelli – prosegue Lamarucciola - che Cerignola ha rinunciato ed è stato nominato il sindaco Montanino di Deliceto”. Pur tenendo a precisare “di non avere nulla contro Montanino”, per Lamarucciola e i sindaci rappresentati “la logica deve essere l'opposta di quella del sindaco: innanzitutto bisogna far essere presenti nella presidenza anche i piccoli Comuni, proprio per le modalità con cui si decide in assemblea. Infatti la maggioranza dei voti – spiega Lamarucciola - non è espressa in maniera numerica ma in base alla popolazione rappresentata. In 29 Comuni noi rappresentiamo un terzo della popolazione di Foggia, quindi basta che il Comune di Foggia voti contro e noi non potremo mai portare le nostre istanze. Ecco, dunque, l'importanza di qualche nostro rappresentante nell’ufficio di presidenza”.
"ATTENDO UNA TELEFONATA". C’è poi un altro punto su cui insiste Lamarucciola. “Noi siamo contro la modalità di nominare sindaci di Comuni che hanno gli impianti come Foggia, Cerignola, Manfredonia e Deliceto, cioè l'esatto contrario di quanto proposto da Mongelli, altrimenti controllore e controllato combaciano. Cioè i sindaci che hanno gli impianti possono tendere ad attuare politiche favorevoli "a far cassa" ai loro impianti”. Infine, la proposta concreta. “Per protesta non convocherò la riunione di insediamento dell'ARO di cui Pietramontecorvino è capofila. E questo anche a rischio di commissariamento”. Il suo atto coinvolge 13 comuni uniti nell'ARO per stabilire in comune le strategie su raccolta e spazzamento rifiuti (agli ATO spetta invece statuire le politiche in materia di smaltimento). Il tutto, attendendo uno squillo: “Aspetto una telefonata del sindaco Mongelli, ma soprattutto che sia riconvocata la riunione per una modifica delle decisioni”.