Un percorso fotografico lungo l'estrema linea difensiva bizantina, tra le roccaforti edificate un millennio fa. Un inedito viaggio per immagini tra i resti degli antichi borghi dei Monti Dauni, come Civitate, Fiorentino, Montecorvino, Tertiveri, di cui oggi sopravvive solo un moncone di torre sui resti dell'antico abitato.
E’ “Torri – Avamposti bizantini in Daunia”, il viaggio di Franco Paoletta per ricordare, attraverso i ruderi modellati dal tempo che resistono tenaci, l’intero ciclo di esistenza di un popolo, quello del periodo Svevo, quando la Capitanata sarà il luogo con la più alta concentrazione di castelli d'Europa. L'artefice massimo di questo grandioso incastellamento, Federico II di Svevia, perirà proprio tra le mura di Fiorentino, in una delle sue numerose domus.
La mostra, patrocinata dalla Provincia di Foggia, consta di circa trenta scatti che illustrano tre aspetti di ciascun sito: una panoramica del paesaggio in cui era immerso l’avamposto, un primo piano della torre e un dettaglio che ne coglie la perizia costruttiva, “nella speranza - sottolinea l’autore - che il visitatore possa affacciarsi su queste roccaforti dell'Impero Romano d'Oriente”
Il Catapano Boioannes vi fece edificare borghi fortificati, alcuni dei quali sono tuttora abitati, mentre di altri, come
Appuntamento a domani, dunque, per l’inaugurazione dell’esposizione fotografica di Paoletta, presso il Museo del Territorio in via Arpi 155, alle 17.30, dove interverrà Italo Muntoni, funzionario archeologico del MiBACT. La mostrà resterà in allestimento fino al 31 dicembre, dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20.
Un percorso fotografico lungo l'estrema linea difensiva bizantina, tra le roccaforti edificate un millennio fa. Un inedito viaggio per immagini tra i resti degli antichi borghi dei Monti Dauni, come Civitate, Fiorentino, Montecorvino, Tertiveri, di cui oggi sopravvive solo un moncone di torre sui resti dell'antico abitato.
"TORRI". E’ “Torri – Avamposti bizantini in Daunia”, il viaggio di Franco Paoletta per ricordare, attraverso i ruderi modellati dal tempo che resistono tenaci, l’intero ciclo di esistenza di un popolo, quello del periodo Svevo, quando la Capitanata sarà il luogo con la più alta concentrazione di castelli d'Europa. L'artefice massimo di questo grandioso incastellamento, Federico II di Svevia, perirà proprio tra le mura di Fiorentino, in una delle sue numerose domus.
TRENTA SCATTI SU TRE ASPETTI. La mostra, patrocinata dalla Provincia di Foggia, consta di circa trenta scatti che illustrano tre aspetti di ciascun sito: una panoramica del paesaggio in cui era immerso l’avamposto, un primo piano della torre e un dettaglio che ne coglie la perizia costruttiva, “nella speranza - sottolinea l’autore - che il visitatore possa affacciarsi su queste roccaforti dell'Impero Romano d'Oriente”.
INAUGURAZIONE E DURATA DELL'ALLESTIMENTO. Appuntamento a domani, dunque, per l’inaugurazione dell’esposizione fotografica di Paoletta, presso il Museo del Territorio in via Arpi 155, alle 17.30, dove interverrà Italo Muntoni, funzionario archeologico del MiBACT. La mostrà resterà in allestimento fino al 31 dicembre, dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20.