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"Uniti alle vittime di Lamezia Terme". E scatta la multa di 1500 euro...

Il Foggia punito per i "disordini" allo Zaccheria

La squalifica a Rosario Licata era prevista: un turno per l’espulsione rimediata domenica per doppia ammonizione.
MULTA INATTESA. Quella che evidentemente non era prevista, è la multa di 1500 euro nei confronti della società “perché – si legge nel comunicato del giudice sportivo della Lega pro - propri sostenitori introducevano e accendevano nel proprio settore numerosi fumogeni e intonavano cori offensivi verso l'opposta tifoseria”. E con quella di due settimane fa, siamo già a 5000 euro.
COMMISSARIO A OCCHI CHIUSI. Magari il giudice sportivo non poteva essere presente allo stadio e si è dovuto fidare del rapporto del commissario di campo o dell'arbitro. Mai come stavolta, però, non riusciamo a comprendere la ratio del provvedimento. All’inizio del secondo tempo, infatti, i sostenitori rossoneri hanno esposto uno striscione di solidarietà con le tre vittime dell’esplosione avvenuta il 12 settembre nell’area industriale di San Pietro Lametino in un silos dell’azienda Ilsap. “Uniti alle vittime di Lamezia terme”. Applausi di tutto lo stadio e pubblico encomio anche della società ospite a fine partita. Non è bastato, evidentemente.
UN RICORSO A DUE? A questo punto sarebbe bello se la società del Foggia presentasse un reclamo, allegando sia la foto dello striscione che l'apprezzamento concreto da parte della dirigenza calabrese, per dimostrare che a volte, il pregiudizio, supera la realtà. Del resto, basta riprendere la didascalia con la quale domenica abbiamo commentato, in tempo reale, l’esposizione dello striscione: “Il calcio è una cosa seria, ma i tifosi non dimenticano le tragedie...”. E poi non dite che sono loro la parte del calcio più sporca. 

di Redazione 


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