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Vignanotica, l'allarme di Legambiente: "La baia e' devastatata dalle troppe barche"

S.o.s. dopo le segnalazioni di "attracchi selvaggi"

“Vignanotica non é piú Vignanotica: l'attracco selvaggio di barche rischia di uccidere il turismo di una delle baie piú belle e incontaminate del Gargano”.
NUMEROSE SEGNALAZIONI. È la denuncia di Legambiente, che rivela di aver ricevuto “numerose segnalazioni e lamentele soprattutto da utenti abituali, attratti dalla bellezza naturalistica della valle e della baia di Vignanotica, di coloro che, se vogliamo, da anni rappresentano il target turistico ideale del Parco nazionale del Gargano, quello che coniuga il turismo balneare con l'attenzione a una natura prorompente e integra”.
TURISTI FRA ROMBI E FUMI. Dopo le segnalazioni, il controllo “personale” sul posto. “Abbiamo visitato la baia di Vignanotica – spiegano nella nota di Legambiente - e abbiamo dovuto constatare che è devastata dall'attracco continuo di decine di barconi di turisti provenienti sia dalla direzione Vieste che da direzione Mattinata. Senza regolamentazione alcuna, di continuo i natanti sbarcano decine di persone per una breve sosta, disturbando la tranquillità della spiaggia ed emettendo rombi e fumi che nulla si addicono alla natura dei luoghi e alle aspettative del turista della baia”.
“FARE CONTROLLI”.  “Chiediamo alla Capitaneria di Porto di Manfredonia, ai comuni di Vieste e Mattinata, di cui la baia rappresenta il confine e al Parco Nazionale del Gargano – scrive Franco Salcuni, del direttivo nazionale dell’associazione ambientalista e presidente del circolo Legambiente FestambienteSud - se esiste un regolamento dei flussi di barche, se le strutture di attracco poste sul bagnasciuga sono autorizzate e da chi, se, nel complesso sono a conoscenza della situazione ed eventualmente quali iniziative intendono intraprendere per porvi rimedio”.

di Redazione 


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