"Vinciamo l'omertà". Don Ciotti ricorda Francesco Marcone
Al suo fianco i figli di Marcone, Paolo e Daniela
"Si faccia piazza pulita della diffusa omertà. La verità cammina ancora per Foggia. Ma lo stato siamo noi". Sono questi i ricordi chiave evocati da don Luigi Ciotti nell'intervento di stamattina in via Guglielmi. Con un appassionato discorso contro le mafie e l'indifferenza, il fondatore di Libera, infatti, ha inaugurato la nuova casa dello studente dedicata a "Francesco Marcone", l'ex direttore dell'Ufficio del Registro di Foggia ucciso dalla mafia 18 anni fa, diventato un simbolo di legalità. Paolo e Daniela, figli di Francesco Marcone, stamattina, erano affianco a don Ciotti, per fare proprie, insieme all'ampia platea presente, le combattive parole del parroco anti-mafia ispirate alla vita del direttore dell'Ufficio del Registro di Foggia che usava ripetere: "Lo Stato siamo noi".
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