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"Vogliamo essere regolarizzati": gli sfrattati dello Iacp irrompono a Palazzo di Città

La protesta blocca il Consiglio comunale, poi ripreso

A breve, nel giro di pochi giorni, riceveranno lo sfratto a seguito dell'ordinanza esecutiva emessa nei loro confronti dal Comune di Foggia. Si tratta di 500 famiglie del capoluogo dauno che da anni occupano i complessi edilizi dello Iacp, e che speficano: "Paghiamo un regolare contratto di locazione e tutte le bollette, vogliamo essere regolarizzati".
E così stamattina hanno interrotto, per un po', i lavori del Consiglio comunale con una delegazione di 50 persone che hanno spiegato ai nostri microfoni le motivazioni per cui rifiutano il provvedimento del Comune. Chiedono la regolarizzazione del loro status abitativo, chiedono pari trattamento di quello ricevuto dalle famiglie che occupano gli edifici di proprietà comunali, la cui posizione, a loro dire, l'amministrazione sta provvedendo a sanare (i complessi edilizi Iacp, invece, non appartengono al Comune bensì all'Istituto autonomo case popolari, "che - come ha spiegato il consigliere comunale Bruno Longo - "non si pronuncia da anni sulla posizione delle 500 famiglie in sfratto, sposando di fatto la politica del 'chi tace acconsente'").
LA DELEGAZIONE A PALAZZO DI CITTA'. "Il Comune - dice il comitato degli sfrattati - ci vuole caacciare dalle 'nostre' abitazioni per far subentrare i nuclei familiari iscritti nelle graduatorie per l'assegnazione delle case popolari stilate a Palazzo di Città. Ma se entrano loro, torniamo noi per strada, e il problema dell'emergenza abitativa non si risolverà comunque".  
I 50 rappresentanti degli sfrattati sono stati poi ricevuti da una delegazione di Palazzo di Città, guidata dal consigliere Annarita Palmieri. È stato promesso loro che verranno convocati, con data ancora da stabilire, un Consiglio comunale monotematico e una Conferenza di servizi in Prefettura per affrontare lo spinoso problema.

di Redazione 


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