In occasione del 199° annuale della fondazione dell’Arma dei Carabinieri si è tenuta, all’interno della caserma “Alfredo Guglielmi”, sede del Comando Provinciale dei Carabinieri di Foggia, una sobria cerimonia in aderenza agli indirizzi delle autorità governative.
LA CERIMONIA. Nell’occasione sono stati consegnati, dal comandante provinciale, il colonnello Antonio Basilicata, i riconoscimenti concessi ai militari distinti in attività di polizia giudiziaria e di soccorso prestate in occasione delle abbondanti precipitazioni nevose cadute nel febbraio dello scorso anno sul sub Appennino dauno. E’ stato un momento di riflessione anche per stilare un bilancio dei risultati conseguiti dai Carabinieri nell’intera Provincia di Foggia. Il periodo di confronto è quello del precedente anno con quello in corso (dal 1 giugno 2011 al 31 maggio 2012 e dal 1 giugno 2012 al 31 maggio 2013).
I DATI. Nel complesso la delittuosità è diminuita del 4,7%, passando dai 29.376 delitti denunciati nel primo periodo di riferimento ai 28004 denunciati nel secondo. L’Arma, con la capillare presenza sull’intero territorio della Provincia, ha perseguito circa il 71% del totale dei delitti commessi individuando i responsabili nel 26,2% dei casi. Gli arresti eseguiti dall’Arma nel periodo in esame sono nettamente aumentati (1421) rispetto a quello precedente (1244). Il numero degli omicidi, siano essi volontari o colposi, fa registrare un calo in entrambe le fattispecie passando dai 15 omicidi volontari dell’arco temporale 2011-2012 ai 13 riferiti agli anni 2012-2013 e da 24 a 18 nel caso di omicidio colposo. In sensibile calo, del 12,4%, sono i reati di lesioni dolose percosse minacce e ingiurie; la flessione raggiunge addirittura il 50% quando ad essere esaminato è il dato delle violenze sessuali (che da 46 diventano 23).
RAPINE ED ESTORSIONI. Il numero di rapine è in netta diminuzione, si passa dalle 561 alle 470 (-91 in valore assoluto e -18 in punti percentuali); nel capoluogo in particolare si segnala la maggiore flessione in quanto il numero delle rapine è passato da 150 a 93. Diminuiscono anche i furti in generale e nettamente quelli di autovetture -8,7%.
Non si può non sottolineare, ancora una volta, come a tale tipo di reato sottenda un’altra fattispecie delittuosa: l’estorsione tristemente nota come il “cavallo di ritorno”. Indice della presenza di tale fenomeno sono i “casuali” ritrovamenti di veicoli oggetto di furto da parte delle vittime o di loro familiari. Le attività di indagine e gli arresti eseguiti dai Carabinieri nell’ambito della provincia di Foggia devono però indurre il cittadino a denunciare il tentativo di estorsione posto in essere nei loro confronti. E’ elevatissima la percentuale delle volte in cui, a seguito della denuncia sporta presso i Carabinieri, grazie alle indagini eseguite, si riesca ad individuare gli autori, rinvenire il mezzo ed evitare la dazione del danaro, assicurando nel contempo alla vittima adeguata vicinanza e sicurezza. A tal proposito, il dato delle estorsioni denunciate che da 149 del primo periodo diventano 159 nel secondo con un incremento del 6,2%, ciò fa ritenere abbiano avuto buon un esito le campagne di sensibilizzazione svolte tanto dall’Arma dei Carabinieri quanto dalle altre forze di polizia e dalle altre istituzioni.
ATTIVITA’ DI LARGO RAGGIO. Il massiccio impiego dei Carabinieri nei principali centri abitati e l’aumento dei controlli nelle aree rurali è stato realizzato dal Comando Provinciale di Foggia con l’impiego costante di personale proprio, unitamente a quello proveniente dalla Compagnia di Intervento Operativo, con il frequente supporto di un velivolo del Nucleo Elicotteri e di unità cinofile giunte da Bari. In questo modo nessuna forma di delittuosità è stata tralasciata, dal controllo alle armi, munizioni ed esplosivi, al contrasto di manifestazioni di criminalità poste in essere da stranieri siano essi comunitari o extracomunitari. Nel controllo di questi ultimi si è proceduto ad un’attenta verifica della regolarità sul territorio nazionale, approfondendo gli aspetti della loro posizione in relazione all’impiego nei lavori dei campi grazie al contributo offerto dai Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Foggia. Molto valido l’apporto fornito anche dalle altre articolazioni periferiche dell’organizzazione speciale dell’Arma dei Carabinieri: il NAS, il NIL, il NOE ed il TPC che hanno svolto un egregio lavoro sia nell’ambito preventivo che in quello della repressione alle forme di illegalità perpetrate nell’ambito delle materie di loro competenza.