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25 aprile 2007: Foggia decorata con la medaglia d'oro al valor militare

Il ricordo della cerimonia a Roma

Erano da poco passate le ore 9 del 25 aprile 2007. A Roma, davanti alla maestosità e solennità dell'Altare della Patria, Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, dopo aver ascoltato la lettura e le motivazioni, del Decreto di concessione firmato il 2 maggio dell'anno precedente dal Presidente Ciampi, conferì alla Città di Foggia la medaglia d’oro al valor militare.
 
(foto manganofoggia.it)
LA CERIMONIA. Erano presenti tutte le più alte cariche politiche, civili e militari della città. Fu un giorno storico e che nella storia rimarrà, per la nostra Foggia. Dopo anni di richieste spesso finite nel vuoto: dibattiti, convegni, articoli, disquisizioni e articoli tra chi era a favore e chi riteneva poco giustificata tale concessione, finalmente la giusta ricompensa a consacrare quello che fu la "storica" resistenza di un popolo oramai ridotto allo stremo; senza più nulla. Eppure capace di risorgere. Foggia, già insignita dal Presidente Segni, nel 1959, dalla Medaglia d'Oro al Valor Civile, con la medaglia d'Oro al Valor Militare vide così riconosciuto ufficialmente il Suo ruolo in quella guerra distruttrice.

LA MOTIVAZIONE. Le parole, nel decreto di concessione, del Presidente Ciampi, ne sono l'illustre ed esemplare motivazione:

"In occasione dei devastanti attacchi e bombardamenti aerei del 22 luglio e del 19 agosto 1943, la popolazione della città di Foggia seppe dare sublime testimonianza di coraggio e di altruismo allorchè, con spregio del gravissimo pericolo della vita in atto, suoi figli civili e militarizzati seppero tra immani difficoltà impedire che i rovinosi incendi fossero portati a conseguenze più gravi e le vittime moltiplicassero prodigandosi, mentre gli spezzoni venivano ancora furiosamente lanciati, oltre che nei soccorsi, nel sottrarre con lucida e provvida determinazione a ulteriori deflagrazioni e distruzioni i convogli ferroviari carichi di munizioni. Successivamente, nonostante quelle indicibili sofferenze e pesanti distruzioni, altri suoi figli trovarono la forza di opporsi in armi al nemico ostacolando, con rinnovato vigore, la manovra di ritirata delle truppe tedesche nei sobborghi della città , ormai sepolta sotto le macerie".

IL RICORDO. Voglio dedicare questo piccolo, dovuto ricordo, a tutti coloro che si spesero in favore di questa nobile iniziativa ma, in particolare, a colui che, forse, più di ogni altri se ne fece carico, attraverso scritti; telegrammi, pubblicazioni , convegni e dibattiti. Alfonso De Santis: tipografo, storico e scrittore. Ed egli era li’, presente, in prima fila, il 25 Aprile del 2007, per celebrare quella che fu anche una sua “grande” vittoria. Se Foggia ha avuto la Medaglia al Valor Militare, lo deve anche a lui. Oggi , purtroppo in non buon stato di salute, ad Alfonso De Santis, resta un solo grande cruccio: Non aver ancora avuto la gioia di veder realizzato un altro suo grande desiderio: quello di un monumento che ricordi per sempre il sacrificio di migliaia di foggiani : I morti e quelli che dovettero sfollare e che morti, seppur viventi, erano; tra questi anche Alfonso e la sua famiglia. L’impegno del Comitato per realizzare quel monumento, sarà da oggi ancora più forte, perché Alfonso De Santis, ed insieme a lui i pochi testimoni viventi che restano di quei terribili avvenimenti di 70 anni orsono, possa veder realizzato il suo sogno.
(A cura del Dr Salvatore Aiezza, docente di storia del dopoguerra Università del Crocese e Presidente del Comitato per realizzare il monumento alle vittime dei bombardamenti del 43)

di Redazione 


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