Tre ore di fila per Dexter. I ragazzini stanno frekati, ma pure noi papà…
La generazione dei nostri genitori ha fatto un sacco di sacrifici per permetterci di studiare e darci un futuro, quella precedente aveva fatto i salti mortali per dar da mangiare ai figli nel dopoguerra. E noi? Noi sabato abbiamo fatto 3 ore di file per far avere ai nostri figli una foto e un autografo di Dexter, mica poco.
400 RAGAZZINI. Come chi è Dexter? Qui siamo all'ABC. E' uno degli youtuber più famosi, uno che quasi ogni giorno fa video da 3/400 mila visualizzazioni ma spesso supera il milione, molti più spettatori della maggior parte dei programmi Rai. Fuori dalla libreria c'erano più di 400 ragazzini, tutti con il suo libro in mano da far autografare, e molti papà annoiatissimi, molto più interessati alle milf in fila con loro che all'artista venuto da Roma.
PURE NOI PERO'. No aspè, questo non è un articolo per parlar male delle nuove generazioni, non mi pare che noi a 12 anni avessimo come idoli Umberto Eco o Gabriel Garcia Marquez, andavamo dietro a calciatori brutti, ignoranti e scarsi ma che avevano macchinoni e belle donne.
LA FILA. Tra qualche settimana si replica con il Festival del Nerd, sono già in vendita i biglietti per avvicinarsi agli ospiti più famosi, costano quanto una curva dello Zaccheria. E dalle con sto pallone. E invece si, bastava stare in fila per capire che le similitudini non sono poche, con tanto di “n'n vuttann che teng u criatur”, di “oh, ciamma move?” e di “io sono il cugino dell'amico tuo Peppino, mi fai entrare senza pass?”. Solo che i ragazzini erano più tranquilli, e ste cose le dicevano i papà. Inzò, i ragazzini stanno frekati, ma da genitori come noi che voleva uscire?
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