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4 novembre festa dell’unità Nazione e delle Forze Armate

Anche Foggia ha ricordato i suoi caduti

Anche a Foggia si è celebrata la festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate nel 95° anniversario della fine del primo conflitto mondiale.

LA CORONA DI ALLORO. Durante la cerimonia è stata deposta una corona di alloro ai piedi del monumento ai Caduti in piazza Italia. Alla cerimonia hanno partecipato il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Antonio Basilicata, il Sindaco di Foggia Gianni Mongelli, il Prefetto Dott.ssa Luisa Latella e il Commissario Straordinario della Provincia di Foggia, Fabio Costantini.

IL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE NAPOLITANO. Il presidente della repubblica Giorgio Napolitano ha fatto giungere il suo messaggio rivolto “Ai caduti di tutte le guerre e a coloro che hanno perso la vita, in Patria e all’estero, per la sicurezza del Paese e della comunità internazionale e per la salvaguardia della pace, testimoniando la vicinanza del Paese alle Forze Armate, garanti di libertà e presidio delle istituzioni democratiche. In un mondo sempre più complesso e interdipendente, in cui i rischi dell’instabilità e della disgregazione sociale e le minacce transnazionali del terrorismo e della criminalità organizzata premono ormai da vicino sull’Italia e sull’Europa le Forze Armate svolgono un ruolo di crescente importanza per il futuro del Paese”.

LE PAROLE DEL PREFETTO LATELLA. “Grazie alle forze armate per quello che fanno nel mondo ma soprattutto nel nostro territorio. La provincia di Foggia deve loro molto per la presenza che assicurano e per l’impegno in segno di sicurezza e di sviluppo. Grazie ai bambini che sono presenti perché sono coloro che devono ricordare queste giornate per proseguire nel cammino in cui i valori dell’Italia, della solidarietà, della famiglia, della sicurezza siano acquisiti e propagati nel tempo”.

LE PAROLE DEL SINDACO. “In questa splendida piazza celebriamo la vittoria nel primo conflitto mondiale e ricordiamo le migliaia di donne e uomini caduti per garantire al nostro paese la libertà e la prosperità. Le guerre sono tutt’altro che finite e alle nostre frontiere si affacciano centinaia di donne e uomini che fuggono dalla miseria che dimenticano per se stessi e per i loro figli la partecipazione allo sviluppo globale. Davanti a noi si pongono nuove ardue sfide nel campo della giustizia, della sostenibilità ambientale, della cooperazione internazionale. L’unione europea diventa il luogo politico e istituzionale in cui operare per valorizzare la coesione tra gli stati. Le forze armate sono impegnate in difficili missioni internazionali per restituire pace e serenità nelle zone martoriate. Un ringraziamento e apprezzamento ai militari foggiani impegnati nei diversi teatri di crisi e un commosso pensiero a quanti hanno perso la vita al servizio della pace”.

di Redazione 


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