"L’eccidio delle Fosse Ardeatine rappresenta una pagina dolorosa della nostra storia nazionale. Quella violenza cieca e barbara è scolpita nella nostra memoria, indicandoci il sacrificio di quanti si sono battuti per la libertà". È il messaggio di Antonio Pepe, presidente della Provincia di Foggia, in occasione del 69° anniversario della strage delle Fosse Ardeatine, in cui trovarono la morte 355 vittime della barbarie nazista. "La nostra comunità provinciale è legata indissolubilmente a quell’evento doloroso e triste – afferma Pepe – . Tra quei 355 caduti vi fu infatti anche un figlio di questa terra. Nicola Stame, partigiano e tenore lirico, fu tra quanti sacrificarono la loro vita per gli ideali di libertà che si contrapposero alla dittatura e all’invasione nazista in Italia attraverso la lotta di resistenza. La Medaglia d’Argento al Valor Militare di cui è stato insignito Stame – sottolinea Pepe – è un orgoglio per la città di Foggia e per l’intera Capitanata. È dunque nostro compito e nostro dovere conservare la memoria ed il ricordo di quella vicenda storica e del suo significato più profondo".
CHI ERA NICOLA STAME Nicola Stame, partigiano e tenore lirico, insignito della Medaglia d´argento al valor militare fu una delle 355 'vittime della barbarie'; tra le vittime i lucerini Umberto e Bruno Bucci, attivi collaboratori del Partito d´Azione, e il cerignolano Teodato Albanese, militante del Movimento Unione Nazionale. Stame iniziò la sua carriera artistica di tenore lirico trasferendosi a Roma, esibendosi più volte al 'Teatro dell´Opera', sulle cui mura – in via Torino – vi è una targa che ricorda il suo primo arresto, avvenuto nel 1939, perché non iscritto al Partito Fascista e sospettato di essere un cospiratore. Diventa un 'sorvegliato speciale', gli viene impedito di cantare nei teatri pubblici e si esibisce solo in rappresentazioni organizzate dall´Aeronautica Militare per i commilitoni e i familiari delle vittime della guerra.
Stame dopo l´8 settembre aderisce gruppo clandestino di Resistenza 'Movimento Comunista d´Italia-Bandiera Rossa'. Diventa responsabile di due zone di Roma e tiene i contatti con gli alleati sbarcati ad Anzia. Il 24 gennaio 1944 viene arrestato, condotto in via Tasso, torturato e condannato dal Tribunale Speciale Tedesco, quindi viene trasferito al carcere di Regina Coeli. Qui viene prelevato per essere ucciso alle Fosse Ardeatine all´indomani dell´attacco di via Rasella.
UNA VIA A RIONE MARTUCCI Nel 1997 l´amministrazione Comunale di Foggia gli intitola una via nel Rione Martucci, Vicolo Nicola Stame. Dal marzo 2007 la figlia del caduto, Rosetta Stame, rimasta orfana del padre all´età di sei anni, è stata acclamata quale presidente dell´ANFIM - Associazione Nazionale tra le Famiglie Italiane dei Martiri Caduti per la Libertà della Patria. Nel 2007 la CGIL di Foggia, assieme all´Anpi di Puglia e alla rivista Sudest, si è fatta promotrice di una petizione per l´intitolazione a Nicola Stame del 'Teatro del Fuoco'. La Provincia, all´epoca guidata da Stallone, non ha mai preso in considerazione la richiesta sottoscritta da centinaia di cittadini, tra questi storici, docenti universitari, maestri di musica, musicisti, deputati italiani ed europei, giornalisti.