A Foggia per "Route 21", il giro d'Italia in moto con bikers speciali
E in serata si fa festa allo Sherwood
Farà tappa domani, 25 giugno, a Foggia, la manifestazione motoristica intitolata “Route 21 – Chromosome on the road”. Si tratta di un tour nazionale organizzato dall'ANIEP (Associazione Nazionale per la promozione e la difesa dei diritti delle persone disabili) che tocca 35 città italiane.
IL VIAGGIO. Un appassionante giro d'Italia in Harley Davidson: protagonista Gian Piero Papasodero, architetto romano, biker per passione, in viaggio – spiega - con sei amici speciali, sei ragazzi nati con quel cromosoma 21 birichino che è responsabile della sindrome di Down.
TRA BIKERS E ISTITUZIONI. Nelle varie città, il gruppo viene accolto dai rappresentanti istituzionali, dalle associazioni di volontariato che operano con i diversamente abili e dai gruppi motociclistici locali. La carovana, proveniente da Pescara, sarà accolta a Foggia da un gruppo di bikers foggiani, composto da Mario Ficco, Angelo Americo, Matteo Tomaiuolo, Massimo Cancellaro, Francesco Dascanio, Carlo Bruno, Raffaele Vespa, ed accompagnata nelle strade cittadine. Alle 17.30 nello slargo davanti a Palazzo di Città, è in programma l’incontro con il sindaco di Foggia, Franco Landella, che consegnerà ai partecipanti un ricordo della tappa foggiana.
SERATA ALLO SHERWOOD. La sera è in programma una festa dedicata alla carovana della “Route 21”, che si terrà presso lo “Sherwood chiosco bikers”, in Viale Michelangelo, all’incrocio con Piazza Padre Pio. I bikers pernotteranno a Foggia e ripartiranno il giorno dopo per la tappa che porta a Lecce, ancora accompagnati per un lungo tratto di strada dalla delegazione foggiana. (nella foto, l'arrivo deui bikers a Pescara)
I contenuti dei commenti rappresentano il punto di vista dell'autore, che se ne assume tutte le responsabilità. La redazione si riserva il diritto di conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. La Corte di Cassazione, Sezione V, con sentenza n. 44126 del 29.11.2011, nega la possibilità di estendere alle pubblicazioni on-line la disciplina penale prevista per le pubblicazioni cartacee. Nello specifico le testate giornalistiche online (e i rispettivi direttori) non sono responsabili per i commenti diffamatori pubblicati dai lettori poichè è "impossibile impedire preventivamente la pubblicazione di commenti diffamatori". Ciò premesso, la redazione comunque si riserva il diritto di rimuovere, senza preavviso, commenti diffamatori e/o calunniosi, volgari e/o lesivi, che contengano messaggi promozionali politici e/o pubblicitari, che utilizzino un linguaggio scurrile.Riproduzione Riservata.