"Quante vite costa un pomodoro?": a Manfredonia striscioni contro 'l'indifferenza' killer del ghetto
Affissi dal collettivo InApnea
Hanno
affisso due striscioni a Manfredonia presso la Piazzetta Mercato e presso il
Monumento dei Caduti, accompagnati da alcuni barattoli di passata che, “fino
alla fine, rappresentano il senso della loro vita e il frutto della loro morte”.
Sono gli esponenti del collettivo InApnea, che, “mentre nella nostra cara città
si consumava l’ennesima kermesse carnevalesca, fatta di festeggiamenti, risate,
vitalismo esasperato e slogan inneggianti la felicità e la spensieratezza”,
hanno voluto ricordare la tragedia del Gran ghetto, costata la vita a due persone,
i maliani Mamadou e Nouhou.
GLI INTERROGATIVI. “Purtroppo – spiegano -, al
netto di quanto sta accadendo al ghetto di Rignano, ci sembra veramente
disonesto parlare di tragedia. Cosa c’è di tragico in una bombola del gas mal
funzionante, in un luogo dove manca qualsiasi condizione dignitosa in termini
igienico-sanitari e dove gli strumenti basilari per vivere come acqua e cibo
sono presenti in forma sporadica e insufficiente? Si tratta di un efferato
duplice omicidio compiuto da un killer professionista: l’indifferenza”. Così,
in questi giorni di festa e di effimeri bagordi, alla luce di questi
avvenimenti, non riusciamo a non chiederci: Quanta morte è passata per la
nostra passata? Quante vite ci costa un pomodoro?. Il risultato di queste
domande sono gli striscioni issati, ieri sera.
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