A tavola per solidarietà: una cena per non dimenticare la storia di Dorel Sandu
Si sono riuniti al Cenè di Foggia, per ricordare insieme Dorel
Sandu, romeno di etnia rom, morto al Policlinico di
Bari in attesa di un trapianto di fegato a 35 anni, la scorsa estate. Una
settantina di persone ha accolto l’invito per una cena di beneficenza, promossa
dal comitato spontaneo ‘Amici di Dorel Sandu’.
LA VICENDA. Dopo dieci giorni di
ricovero, la sua situazione è precipitata fino alla tragedia. Ma Anuta, la
moglie 36enne, rimasta vedova e costretta a crescere senza il marito i suoi 4
figli, non si è rassegnata e ha presentato un esposto al Comando provinciale
dei Carabinieri di Foggia. E nell’esposto viene scritto che a far precipitare
la situazione “potrebbe essere stato un sedativo somministrato forse
incautamente tra la notte del 25 e la mattina del 26 luglio”.
LA SOLIDARIETA’. Rabbia per la famiglia, che è
ancora in attesa dell’esito dell’autopsia, ma anche tanta solidarietà. Anuta,
infatti, non è sola. Il comitato “Amici di Dorel Sandu” si è impegnato a
seguire lei e i suoi figli, con l’obiettivo di garantirne anche la continuità
scolastica e la crescita dei minori. E diverse famiglie foggiane hanno accolto
l’appello a “non spegnere la luce dei loro occhi”. Ora, però, anche le
istituzioni – è l’auspicio del comitato – dovrebbero intervenire per assicurare
un futuro a una famiglia che si era – e continua a esserlo – integrata perfettamente
con il territorio.
L’AIUTO. La famiglia
– spiegano dall’associazione - ha bisogno di un casa più sicura perché recentemente
vittima di un’aggressione (Se qualcuno volesse sostenere l’iniziativa è
possibile contattare il numero di telefono 331.6030564). “Loro – proseguono dal
comitato - sono l'espressione concreta della volontà di volersi integrare e, se
accolti nel modo giusto, può accadere sul serio. Ormai noi ci consideriamo
tutti degli zii e zie e so che i nostri bimbi, domani, saranno dei bravi
cittadini”. Infine, un ricordo al dirigente regionale alle politiche sociali
Stefano Fumarulo – “Ci ha sempre sostenuto e incoraggiato, purtroppo è
prematuramente scomparso” e “a chi ci dà quotidianamente supporto, dalla
Caritas alla parrocchia Beata Maria Vergine, fino alla consigliera regionale Rosa
Barone”.
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