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Odissea natalizia sulla A14, file chilometriche per i foggiani che rientrano dal Nord: viadotti in sequestro giudiziario

Più di 20 km tra Civitavecchia e Fermo, 10 tra Roseto e Pescara

Undici ore di coda in A14 per percorrere 180 km: Fano-Pineto”. “Bloccare un'arteria così importante a Natale quando chi lavora e si fa il c..o vorrebbe concedersi qualche ora di spensieratezza ... può voler dire solo una cosa: volete proprio distruggerla questa nostra povera terra... Criminali!”.

L'ODISSEA. Sono questi solo alcuni dei tantissimi sfoghi di rabbia pubblicati sui social dai tanti foggiani, residenti al nord per lavoro o per studio, che in occasione del rientro per le vacanze natalizie hanno vissuto in autostrada sulla A14 un vero e proprio calvario. Anche se c'è chi l'ha presa con la giusta filosofia postando una foto del blocco con l'hashtag #maiunagioia. Fatto sta che la percorrenza dei viaggi di ritorno da Verona, Milano, Bologna, con tempi medi normali di 5-6 ore, si è allungata fino a quasi il doppio. L'incubo si è materializzato nel tratto marchigiano-abruzzese lungo il quale, dallo scorso settembre, a causa dei sequestri giudiziari delle barriere protettive presenti su numerosi viadotti, si transita in una sola corsia.

FILE CHILOMETRICHE. Il restringimento di carreggiata, unito all'aumento naturale del volume di traffico, ha causato file lunghissime che hanno superato i 20 km nel tratto tra Civitanova e Fermo e oltrepassato i 10 km tra Roseto degli Abruzzi e Pescara Nord. Il tempo di percorrenza del tratto tra Ancona e Pescara, inferiore ai 150 km, si è allungato fino a 7 ore.

VIAGGI DELLA SPERANZA. Numerose sono le testimonianze di chi, partito in mattinata, è giunto a Foggia a tarda sera o, partito nel primo pomeriggio, vi è giunto a notte fonda. Qualcuno ha preferito uscire dall'autostrada e pernottare in zona per poi riprendere il viaggio al mattino dopo; negli autogrill della zona, presi d'assalto, era possibile acquistare solo generi alimentari confezionati.

I MOTIVI. Il provvedimento di sequestro è stato preso dal Tribunale di Avellino, nell'ambito delle indagini sull'incidente di un autobus, avvenuto sulla A16 la sera del 28 luglio 2013, nel quale morirono 40 persone. Nel corso delle indagini, gli inquirenti hanno richiesto nuovi controlli sui new jersey, utilizzati lungo i viadotti presenti sia sulla A16 che sulla A14 come barriere protettive, al fine di verificare che abbiano adeguate misure di sicurezza per gli automobilisti. Sono dieci, in particolare, quelli presenti sulla dorsale adriatica. Il risultato attuale è che l'Italia è spaccata a metà. Per i foggiani che hanno voglia di tornare in famiglia per le vacanze, già abituata a disagi di ogni tipo e al consueto rincaro dei prezzi dei biglietti di treni e aerei, un ulteriore disagio da sopportare prima di 'meritarsi' i dolci della nonna e l'atmosfera calda del Natale.

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di Michele Gramazio


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