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Alberi abbattuti, Morese si difende: “Scelta obbligata per motivi di sicurezza”

"Una scelta obbligata, dettata dalla necessità di tutelare la sicurezza dei cittadini. Non c’è stato quindi alcun abbattimento selvaggio ed immotivato”.L'assessore all'Ambiente Francesco Morese risponde così alle critiche seguite all’abbattimento dei 14 pini nella piazzetta tra viale Ofanto e viale Michelangelo. 

IL FITOPATOLOGO. Secondo la relazione stilata dal fitopatologo Michele Fede - scrive l'assessore in una nota - è stato rilevato “uno sviluppo non adeguato” delle piante e “uno scarso ancoraggio al suolo dei 14 alberi, con rischio di inciampo per le persone nell’area sottostante per il notevole sollevamento della pavimentazione dovuto alle radici con funzioni statiche poco espanse ma molto sollecitate in occasione degli eventi meteorici”. Sulla base di questa valutazione di carattere tecnico, il fitopatologo ha prescritto “l’abbattimento il prima possibile dei 14 pini domestici”.

INTERVENTO NECESSARIO. Si tratta, dunque - continua Morese - di un intervento necessario e finalizzato a preservare l’incolumità dei cittadini, fondato su motivazioni accertate sul piano scientifico, attraverso una relazione tecnica commissionata per approfondire un’attività di monitoraggio sulle piante già svolta in precedenza dall’Amministrazione comunale.

LA COMMISSIONE. La relazione stilata dalla Commissione esaminatrice - scrive l'assessore - per la sponsorizzazione delle aree verdi comunali, datata 11 dicembre 2017, aveva già rilevato, all’esito di una valutazione visiva, i rischi determinati alla sconnessione della pavimentazione provocata dai fusti inclinati con chiome asimmetriche e sbilanciate delle piante, con radici con funzioni statiche e di grosse dimensioni, consigliandone un parziale abbattimento. Nel gennaio del 2018, com’è noto, la Giunta comunale ha accolto la proposta di riqualificazione dell’area presentata da un soggetto privato, con l’obiettivo di sottrarre la zona, a costo zero per l’Amministrazione, al degrado in cui versa attualmente. In ragione delle indicazioni emerse dalla relazione del dicembre 2017, il Comune, proprio per avere un quadro aggiornato e definitivo della situazione, ha richiesto un approfondimento con verifica di carattere strumentale (realizzata cioè attraverso specifica strumentazione, a partire dall’utilizzo del tomografo) affidandolo ad una società tra le migliori, all’avanguardia sul piano dei mezzi tecnici. Dalla verifica statica, come detto, è emersa l’urgente necessità dell’abbattimento di tutti i 14 pini e non solo del numero indicato dalla Commissione esaminatrice.

ALBERATURE E CESPUGLI. "Questa è la cronologia degli eventi – conclude la nota - riscontrabile dalla documentazione pubblica prodotta e che racconta un’attenzione pressante da parte dell’Amministrazione comunale ed uno scrupolo nel disporre tutte le necessarie verifiche tecniche prima di autorizzare l’abbattimento delle piante. Peraltro va detto che nel progetto di riqualificazione dell’area è prevista la presenza di alberature e cespugli di diversa natura, a dimostrazione del fatto che quella porzione di città sarà finalmente 'bonificata' senza essere privata di piante e di patrimonio verde”.

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di Redazione 


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