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Abbonamenti a tariffa agevolata, le perplessità di Fratelli d'Italia:“Agevolazioni solo per alcuni, chiediamo chiarezza sulla delibera di Giunta"

“La delibera di Giunta n. 208 del 24 settembre 2025 introduce una misura che, pur muovendo da un principio teoricamente condivisibile - ovvero favorire l’accesso ad abbonamenti per la sosta a tariffe agevolate per alcune categorie - solleva perplessità non trascurabili. In particolare, desta preoccupazione l’apparente esclusione dei commercianti, degli artigiani e, più in generale, dei cittadini privati”. Lo dichiarano i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia Amorese, Accettulli, Soragnese e Fusco, in una nota stampa che commenta il recente provvedimento riguardante la gestione della sosta.

GLI ABBONAMENTI A TARIFFA AGEVOLATA. Tra le novità, infatti, c'è la possibilità di abbonamenti a tariffa agevolata per dipendenti di Enti pubblici e aziende di rilievo. “Se tale interpretazione fosse confermata - proseguono i consiglieri di Fratelli d’Italia-, ci troveremmo di fronte a una discriminazione inaccettabile tra cittadini di Serie A e cittadini di Serie B, in aperto contrasto con i principi di equità e inclusività che dovrebbero guidare l’azione amministrativa. Una misura che nasce per agevolare rischia così di generare disparità, alimentando un senso di ingiustizia e di marginalizzazione tra coloro che, quotidianamente, contribuiscono alla vitalità economica e sociale del territorio”.

LE PERPLESSITA'. I consiglieri si dicono d’accordo sul provvedimento che agevola i genitori che accompagnano i figli a vaccinarsi: non pagheranno il parcheggio nei pressi del Centro di Igiene , così come chi deve effettuare visite mediche all'ambulatorio Asl di piazza della Libertà ma palesano ulteriori perplessità. “Si tratta di un passo avanti importante verso le esigenze delle famiglie per quando riguarda la salute anche se per i soggetti possessori della Disability card si poteva fare uno sforzo in più per garantire la gratutità della sosta. Però non possiamo ignorare l’ingiustizia evidente che questa delibera perpetua: commercianti, artigiani e i loro dipendenti, che ogni giorno tengono aperte le attività e contribuiscono alla vita economica della città, restano esclusi da qualsiasi agevolazione”. Nella delibera, infatti, si legge: “gli Enti e le Aziende interessate dalla agevolazione sono: INPS, ASL, Gruppi bancari, Organizzazioni sindacali, Agenzia delle Entrate, ARCA Capitanata ed altri Enti richiedenti di pubblica rilevanza che esercitano la loro attività all’interno del territorio Comunale, i quali dovranno preventivamente effettuare una specifica istanza, a mezzo pec, attraverso la quale dovranno dimostrare di avere diritto all’agevolazione”.

LE AZIENDE DI RILIEVO.  Il consiglieri di opposizione ritengono "questo ​​un passaggio che solleva dubbi interpretativi: cosa si intende esattamente per 'ente di pubblica rilevanza'? Si fa riferimento esclusivamente al settore pubblico o anche a soggetti privati che operano in ambito sociale, sanitario, economico? In più è stato deciso di escludere dalle agevolazioni la zona R che include diverse vie principali del commercio nel centro della città. L’impressione è che ci sia un fattore discriminante come denominatore comune nell’azione politica della Giunta. Chiediamo all’amministrazione comunale che venga chiarito pubblicamente il significato di 'ente di pubblica rilevanza' indicato nella delibera. Non è accettabile che una misura che incide sulla vita quotidiana dei cittadini e dei lavoratori sia formulata in modo ambiguo", concludono i consiglieri meloniani.

di Redazione 


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