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Da "Io taggo tu cita" a "I Simpson mi avevano previsto": Adelmo Monachese tra passato e futuro

Un monologo comico che inizia con 'Il nome della rosa' di Umberto Eco e termina, dopo un'ora e cinquanta minuti, con le ricette di Alessandro Borghese attraverso l'unica cosa che hanno in comune: la presenza in libreria. Dedicato agli appassionati di lettura ma anche di oroscopi, cucina e Bruno Vespa. E' "Io taggo, tu cita" di Adelmo Monachese.  "Dopo averlo portato per 40 repliche in giro per teatri, piazze, librerie e centri culturali, aver fatto ridere un po' di persone e macinato un po' di chilometri - spiega l'autore - ho deciso di rilasciare su youtube lo spettacolo integrale, gratis e senza pubblicità. Quando i tempi saranno migliori anche io sarò pronto ad uscire con del nuovo materiale, in attesa di ciò spero che più persone possibile possano divertirsi nel vederlo a casa".

SUL PALCO. Il video è "un best of del 2019, realizzato nella sala bianca della Piccola compagnia impertinente con l'aiuto di Niki dell'Anno, che ringrazio. E un grande grazie a tutti i direttori di teatri, locali, pub, circoli Arci, librerie e agli organizzatori di eventi, festival e rassegne che mi hanno permesso di portare 'Io taggo tu cita a più persone possibile live, agitandomi sul palco, ascoltando e vedendo e applausi, risate e ogni sorta di reazione, tutte cose che mancano da morire. Citando uno dei ragazzi di vita di Pasolini so stato ricco e nun l'ho saputo, ricco di quello che ora ci manca di più: il contatto umano e il rito collettivo del teatro".

IL NUOVO MONOLOGO. La scelta della pubblicazione del video "è stata fatta un po' per offrire dell'intrattenimento leggere al pubblico appassionato di stand up - evidenzia Monachese -, un po' per sentirmi comunque in procinto di rivivere tutte le esperienze prima elencate che spero di ritrovare sul palco con il mio nuovo monologo 'I Simpson mi avevano previsto'. Bando alla nostalgia, tranquilli, lo spettacolo è tutto uno spernacchiamento infantile e giocoso".

GLI ULTIMI LIVE. "Ho avuto la fortuna di fare le ultime tre serate in presenza di pubblico - distanziato e con tutti i dispositivi di sicurezza previsti all'epoca per gli spettacoli - nel fine settimana che ha preceduto i dpcm della seconda ondata (ancora ignari che ce ne sarebbe stata una terza), alla Piccola Compagnia Impertinente di Foggia. Non è stato facile - conclude Monachese -, facevamo le prove a distanza e non ci si poteva avvicinare nemmeno per revisionare assieme un testo su un foglio, rimanendo sempre col timore di fare le prove ma di poter essere chiusi da un momento all'altro. Una volta sul palco ti accorgi che fare stand up comedy di fronte un pubblico in mascherina, obbligatoria, doverosa e necessaria, è difficile perché viene a mancare il necessario riscontro della risata e dei sorrisi, benzina per il motore delle performance dei comedians". (Foto: Samuele Romano)

di Redazione 


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