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Tutti al funerale del Gino Lisa, ma c’è un anno per resuscitare. E spunta il “lodo Gargano”

Il ‘funerale’ al Gino Lisa è sembrato fuori luogo. Il declassamento dello scalo foggiano e l’esclusione dagli aeroporti di interesse nazionale era, ahinoi, cosa nota (LEGGI: La presa in giro è finita: il Gino Lisa non è tra gli aeroporti di interesse nazionale). Ora è stato ufficializzato e certificato dal Decreto del Presidente della Repubblica, approvato dal Consiglio dei Ministri. Stracciarsi le vesti ora è ridicolo, quasi quanto – ma forse un po’ meno – l’essersi esaltati ad assistere, in campagna elettorale, all’interessamento “dovuto” di candidati alle Regionali e istituzioni locali (LEGGI: Gino Lisa, ormai non è più un aeroporto ma una merce da campagna elettorale).

NESSUNA CONDANNA. Il Gino Lisa è fuori. Ma ha 365 giorni per resuscitare, presentando un piano triennale che permetta agli aeroporti esclusi di raggiungere i parametri per essere inseriti nell’elenco nazionale. Il problema è tutto qui: riuscirà, chi è stato incapace e inconcludente in questi ultimi anni, portando all’esclusione, a trovare la medicina? Appare difficile affidarsi all’ottimismo, guardando alla Regione Puglia e all’attuale assessore ai Trasporti, Gianni Giannini, che mai è stato dolce nei confronti della Capitanata e della voglia di ‘volare’, tarpando letteralmente le ali dei foggiani, con toni tutt’altro che morbidi. Incurante del pessimismo, però, Giannini ha voluto mandare un messaggio di speranza: “Il mancato inserimento dello scalo di Foggia nell’elenco dei 32 aeroporti di interesse nazionale non è una condanna per il Gino Lisa”. 

IL PIANO BIS. “Si tratta infatti di un provvedimento dinamico – ha evidenziato Giannini -, che lascia ampi spazi di miglioramento. Il Governo infatti permette alle società di gestione di presentare entro un anno un piano triennale che permetta agli aeroporti esclusi di raggiungere i parametri per essere inseriti nell’elenco nazionale”. Uno dei requisiti è l’equilibrio economico-gestionale rispetto ai volumi di traffico, ma “Foggia – ha spiega Giannini – dovrebbe essere considerato l’aeroporto del Gargano, una zona impervia per la quale si dovrebbe garantire la continuità territoriale, come previsto anche dallo stesso DPR. Sarà possibile quindi utilizzare le opportunità offerte dal DPR al fine di rendere competitivo il ‘Gino Lisa’, coerentemente con le previsioni programmatiche di sviluppo”. Staremo a vedere, c’è un anno di tempo.

di Redazione 


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 COMMENTI
  • alfredo

    31/08/2015 ore 13:30:47

    Ossia, minimo per unaltro anno…, nisba!!!
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