Stampa questa pagina

Agente aggredito da detenuto nel carcere di Foggia: "Colpito in testa anche con uno sgabello"

La denuncia del Coordinamento sindacale

Ennesimo episodio di violenza nel carcere di Foggia: questa mattina, poco prima di mezzogiorno, un assistente capo della polizia penitenziaria di 50 anni è stato aggredito e ferito da un detenuto, che si è scagliato contro di lui, colpendolo ripetutamente al viso e alla testa con uno sgabello. L’autore dell’aggressione, un 29enne di Foggia, era rinchiuso nella casa circondariale a seguito di condanne per rapina aggravata, ricettazione, e maltrattamenti in famiglia.

LA RICOSTRUZIONE. Stando a quanto riferisce il Coordinamento sindacale penitenziario l’agente era in servizio di vigilanza nel nuovo reparto del carcere foggiano. Sono ancora da chiarire i motivi dell'aggressione e il ferito è stato trasportato con un’ambulanza del 118 agli Ospedali Riuniti di Foggia, dove è attualmente ricoverato in prognosi riservata.

L'ALLARME. “La situazione in cui versano i 208 penitenziari italiani a fronte di una popolazione carceraria di 58mila reclusi sta diventando sempre più ingovernabile “ A Foggia - evidenzia il segretario generale nazionale del Co.s.p., Domenico Mastrulli - ci sono 535 detenuti contro una capienza di solo 310 persone, con un personale di polizia carente di oltre un centinaio di unità. Adesso basta - è il grido d'allarme -, è bene che qualcuno venga richiamato alle proprie responsabilità. Il nostro sindacato ha già chiesto di affidare la gestione e il controllo dei penitenziari ai prefetti sopprimendo i provveditorati regionali”.

di Redazione 


 COMMENTI
  •  reload