Aggredito il dottor Francesco Vitulli, protesta l'Ordine dei Medici
Sabato pomeriggio il dottor Francesco Vitulli, chirurgo presso gli Ospedali Riuniti, è stato aggredito da un parente di un paziente che qualche giorno prima aveva operato. Il medico ha riportato la frattura del setto nasale.
L'ORDINE. L'ennesima aggressione è stata stigmatizzata dall'Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Foggia. “Questa volta non si tratta di un collega al lavoro in un posto isolato - scrive il presidente Salvatore Onorati - ma di un collega al lavoro in una corsia d'ospedale. Siamo stanchi di denunciare questi tristi eventi, oramai sono tanti, sono troppi. Siamo stanchi di chiedere, siamo stanchi di reclamare sicurezza sui posti di lavoro. Il Consiglio dell'Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Foggia questa volta voleva chiudersi in un silenzio di protesta, troppo stanchi di parlare ancora, ma alla fine ha prevalso la voglia di urlare! Urlare la propria indignazione contro la cultura della violenza in generale e quella contro i medici in particolare.
PIU' SICUREZZA. Si chiede una maggiore attenzione alla sicurezza sui posti di lavoro -continua la nota- con una vigilanza più puntuale tra i corridoi e le corsie degli ospedali e nelle sedi di continuità assistenziale. Si chiedono pene severe contro chi si lascia andare alle vie di fatto contro chi in quel momento lavora per garantire la salute pubblica.
Il medico in attività deve essere considerato un pubblico ufficiale e laddove le leggi non sono scritte bene e permettono scappatoie per i delinquenti e allora che la politica si assuma l'impegno di scriverne altre. Certezza della pena e pene più severe per scoraggiare chi si sente autorizzato a fratturare ossa nasali e procurare ematomi mastoidei ad un medico che sta in quel posto in quel momento per garantire assistenza a chi soffre.
SOLIDARIETA'. Al collega Francesco Vitulli -conclude Ornorati- i sensi della più profonda solidarietà da parte di tutta la comunità di Capitanata con la speranza che la stessa solidarietà e vicinanza gli sia espressa da tutta la comunità e da chi la stessa la rappresenta a livello istituzionale.
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