Un 'altra aggressione nel carcere di Foggia: "Ha tentato di strangolare un agente"
La denuncia del C.o.s.p.
Un'altra aggressione si è verificata questa mattina nei confronti del personale di polizia penitenziaria in servizio nel carcere di Foggia. E' una struttura nella quale si conta la presenza di quasi 500 detenuti rispetto a una capienza regolamentare di gran lunga inferiore.
LA VICENDA. L’autore dell’aggressione è un detenuto condannato per reati sessuali. II grave episodio si è verificato nel corso di un colloquio con gli operatori del servizio di sorveglianza. L’uomo – secondo quanto riportato dal Coordinamento sindacale penitenziario – ha aggredito un assistente capo stringendo le proprie mani sul collo del poliziotto nel tentativo di strangolarlo. L’intervento di un ispettore di polizia penitenziaria ha evitato il peggio bloccando il malintenzionato. I due agenti sono stati soccorsi e trasportati in infermeria. Ad entrambi sono state diagnosticate lesioni contusive e traumatiche.
LA DENUNCIA. Il segretario generale nazionale del Co.s.p. Domenico Mastrulli torna a ribadire la “drammatica situazione del personale che opera nel carcere foggiano letteralmente abbandonato dalle istituzioni. A nulla – aggiunge Mastrulli – è servito il recente incontro fra le organizzazioni sindacali e il Prefetto del capoluogo dauno. Incontro disertato dal Co.s.p. nel fermo convincimento che l’azione di protesta debba essere trasferita a livello nazionale. Un primo e tangibile segnale - conclude Mastrulli – lo daremo il 13 dicembre a Roma durante la manifestazione indetta dal sindacato in Piazza Montecitorio alla quale parteciperanno poliziotti e lavoratori dei comparti ministeriali che manifesteranno il disagio di una categoria costretta a operare in condizioni di scarsa sicurezza”.
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